Con la relazione del senatore Bachisio Lai è iniziata nell’Aula di Palazzo Madama l’esame del decreto fiscale. Il provvedimento scade il 15 dicembre. La discussione del provvedimento proseguirà con sedute uniche, senza orario di chiusura, se è necessario fino a venerdì 17. Oltre al cuore fiscale, con la rottamazione in versione large delle cartelle, a causa dell’avvicinarsi della fine della Legislatura hanno trovato spazio una gran varietà di misure: si va dalle novità sul fronte delle bollette alle norme sul terremoto passando per la stretta anti stalking. Governo e maggioranza hanno sciolto il nodo relativo alle norme sull’equo compenso: “La misura – spiega il relatore Silvio Lai – riguarderà tutti i professionisti, non solo quanti appartengono a un ordine. E ci sarà – aggiunge – anche una norma di principio a cui la pubblica amministrazione si deve ispirare”. La proposta dovrebbe dunque puntare a tutelare l’equo compenso dei professionisti che svolgono prestazioni a vantaggio di banche, assicurazioni e imprese.
Saltata invece la proposta che introduceva una sorta di sanatoria sugli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate. Una volta approvato dal Senato, dove si dà per scontato il voto di fiducia entro giovedì, i senatori inizieranno a entrare nel vivo dell’esame della manovra. Molti anche in questo caso i nodi da sciogliere, dalla web tax alle pensioni. E tornano le polemiche su Flixibus, il servizio di bus low cost che alcuni emendamenti alla legge di bilancio vorrebbero mettere all’angolo.
venerdì, 17 Novembre 2017 - 23:22
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