Carenza di personale amministrativo, locali inadeguati, spazi insufficienti. Migliaia di procedimenti sulle scrivanie di pm in attesa di essere definiti. Rallentamenti, ritardi ed incertezze sulle procedure. Benvenuti a Napoli Nord dove la Giustizia è lenta ed è dimenticata dalle istituzioni nazionali. Mentre in altre città di Italia si annunciano ampliamenti e riqualificazioni di immobili da destinare a uffici giudiziari, ad Aversa, nonostante le denunce di avvocati, magistrati e politici locali, la situazione resta fortemente drammatica. «Restano degli squilibri tra le piante organiche del personale amministrativo e quello dei magistrati che rende difficile portare avanti il lavoro – ha detto Giuseppe De Carolis Di Prossedi, presidente della Corte d’Appello di Napoli, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario – Chiaramente il lavoro dei giudici non è sufficiente se non ci sono i dipendenti amministrativi che lo sostengono. Non si può fare udienza penale senza un cancelliere».
Avvocati, politici e magistrati alleati nel denunciare i numeri di un disastro
Quello del presidente della Corte d’Appello di Napoli é solo l’ultimo grido di allarme per denunciare le criticità di un tribunale che opera su una una zona delicata. Un mandamento ampio, 19 comuni della provincia di Napoli e 19 della provincia di Caserta, oltre un milione di abitanti, con città molto grandi come Giugliano, una situazione diffusa di crimini sia organizzati sia comuni, con danni all’ambiente, con un alto contenzioso civile, con un tessuto produttivo ancora attivo e oltre 40mila aziende. «Il personale amministrativo e giudiziario è assolutamente insufficiente rispetto a quelle che sono le reali ed effettive esigenze. – ha ribadito a fine ottobre 2017 la deputata di Articolo Uno, Michela Rostan – Manca all’appello quasi il 50 % della pianta organica definita dal fabbisogno effettivo. Tra penale e civile, a Napoli nord lavorano 81 magistrati. Lo stesso organico del tribunale di Firenze, che però ha il triplo dei dipendenti amministrativi». L’onorevole Rostan ha circostanziato la denuncia con numeri e statistiche che fotografano la criticità della Giustizia nella provincia a Nord del capoluogo campano. «In Procura ci sono 27 Pm e solo 55 dipendenti. Non c’è neppure una segretaria per ogni pm. Gruppi di 4 segretarie lavorano per 7-8 pubblici ministeri. Nel contempo, il volume degli atti è enorme. In tre anni, l’incremento dei processi è stato del 290 per cento. In Procura, solo nel 2017, sono stati iscritti 11720 procedimenti e ne sono stati definiti 8551. I pendenti sono 20267; 60mila solo i procedimenti in materia di lavoro nel settore civile. Per non parlare, poi, dei Giudici di Pace. Sulla cancelleria di Aversa si è abbattuto il ciclone del ritorno dei fascicoli che furono sequestrati ben 13 anni fa nel corso di una inchiesta e che sono stati restituiti; ben 70 faldoni che determinano problemi sia di spazio sia di carichi di arretrati, che rischiano di portare l’Ufficio al collasso».
Strutture inadeguate, rallentamenti incertezze sulle procedure
I numeri di un disastro giudiziario a cui si aggiungono problemi di ordine strutturale: «locali inadeguati, spazi insufficienti su cui stanno dando battaglia gli avvocati della Camera penale, – ha continuato la deputata di MdP – che peraltro non ha ancora una sede propria e si appoggia nelle stanze del Consiglio dell’ordine. La situazione è allo stremo. Le carenze di personale e di strutture ricadono ovviamente sulla qualità del servizio, con una mole alta di arretrati, incertezze sulle procedure, carichi enormi, rallentamenti, allungamento della durata dei procedimenti».
In altre cittá di Italia importanti interventi ma a Napoli Nord la Giustizia può aspettare
La drammatica situazione del palazzo di giustizia aversano non sembra però preoccupare il ministro Andrea Orlando. E così, mentre nella provincia di Roma, a Velletri, lo scorso 24 gennaio, è stato annunciato un protocollo d’intesa per riqualificare un immobile pubblico da destinare ad uffici giudiziari, e mentre il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il 25 gennaio, ha sottoscritto un accordo con il ministro della Giustizia per avviare lo studio di fattibilitá propedeutico alla realizzazione del nuovo polo giudiziario, attraverso la copertura finanziaria del ministero, a Napoli Nord, terra di faide e di camorra, terra dei fuochi e di lavoro, la Giustizia può attendere e farsi attendere.
lunedì, 29 Gennaio 2018 - 01:39
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