«Sul Porto di Napoli c’è molto ancora da fare, è un lavoro di lunga lena. Guardiamo ai porti di Napoli, Salerno e Castellammare come possibile volano per la regione ma solo se siamo in grado di apportare dei miglioramenti nella qualità delle infrastrutture pubbliche che gli operatori privati devono poi saper sfruttare». Lo ha detto Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale intervenendo al forum promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli sul ruolo e i compiti dell’Organismo Indipendente di Valutazione. Per Spirito l’Oiv «è uno stimolo a migliorare l’efficienza e la misurazione delle performance. Gli enti pubblici e le imprese, hanno bisogno di un apporto terzo di valutazione sul metodo che diventa decisivo per determinare la migliore allocazione delle risorse”. “Il porto è per la città di Napoli un punto nevralgico, intorno al quale ruota l’economia del capoluogo e dell’intera regione», ha sottolineato Vincenzo Moretta, numero uno dei commercialisti napoletani. “Il restyling portuale era atteso dagli operatori del settore come fattore di ulteriore sviluppo della nostra principale risorsa: il turismo. Siamo stati lieti di ospitare il presidente dell’Autorità di sistema portuale Tirreno Centrale – ha aggiunto Moretta -, che nel suo intervento ha illustrato l’importante progetto di riqualificazione del porto di Napoli e il ruolo dell’Oiv». Per il segretario nazionale dei commercialisti italiani, Achille Coppola l’organismo indipendente di valutazione svolge un ruolo efficace nel momento in cui la programmazione strategica è strutturata. «A tal fine è indispensabile individuare pochi, chiari e misurabili obiettivi leggibili dalle comunità di riferimento». «Con l’istituzione dell’elenco nazionale dei componenti dell’Oiv – ha sottolineato Immacolata Vasaturo, consigliere delegato dell’Odcec di Napoli – sarà necessario sempre più una specializzazione nell’esercizio della professione. L’evento ha messo in evidenza l’importanza del ruolo svolto dall’Oiv nella pubblica amministrazione, attraverso la testimonianza di esperti che già operano in importanti enti statali». «L’Oiv ha compiti fin troppo ampi, invero, poiché deve intervenire finanche nell’adempimento degli obblighi di integrità e trasparenza imposti alle pubbliche amministrazioni. – ha sostenuto Vincenzo Presutto, presidente della Commissione di studio Oiv – in questo periodo la normativa si sta rapidamente evolvendo, valorizzando finalmente la funzione di questo organismo, a comporre il quale i commercialisti sono chiamati in veste di candidati ideali, considerate le loro competenze specialistiche». All’incontro hanno partecipato anche Pietro Bevilacqua, Oiv dell’Autorità di Sistema Portuale Tirreno Centrale e Maurizio Carotenuto, vicepresidente della Commissione di studio Oiv.
lunedì, 5 Febbraio 2018 - 18:39
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