Un errore di calcolo, direbbero gli esperti in matematica. La leggerezza, forse, di organizzare un’iniziativa politica in concomitanza con una sfilata in maschera. Quanto accaduto questa mattina ad Arturo Scotto, candidato per Liberi e Uguali, può essere classificato sotto la voce «scherzo di Carnevale». Già, perché il deputato napoletano si è ritrovato «inghiottito» da una sfilata in maschera durante una tappa del suo tour elettorale. È successo in via Vergini, rione Sanità. Per le ore 11 il candidato di LeU aveva programmato un volantinaggio in compagnia di un testimonial d’eccezione: Oscar di Maio. Sì, l’attore napoletano divenuto famoso per il personaggio «’O Cafone». Ma la pianificazione del tour non aveva fatto i conti con le mille persone – tra cui centinaia di bambini – che hanno attraversato le strade del quartiere in maschera con tanto di banda musicale di accompagnamento. Il risultato? Arturo Scotto è stato costretto ad interrompere più volte le interviste fino poi ad essere allontanato dal servizio di sicurezza del corteo. Scotto e Di Maio hanno quindi ripiegato verso un angolo di strada più isolato, mentre la folla incurante continuava a sfilare in direzione di via Foria. Visibilmente emozionato, Oscar Di Maio ha spiegato le ragioni della sua «discesa in campo». «Ho deciso di essere qui per Liberi e Uguali perché è l’unica cosa saggia da fare» ha dichiarato l’attore che fino a qualche anno fa interpretava il «fratello» di Berlusconi in una canzone-parodia.
venerdì, 9 Febbraio 2018 - 14:02
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