L’inchiesta dei veleni. Che accende con prepotenza i riflettori non solo sulla Sma, la società in house della Regione Campania finalizzata alla prevenzione e al contrasto degli incendi nelle aree boschive. Ma che ora, da un punto di visto politico, fa leggere in modo diverso il lavoro infinito della commissione di inchiesta sulle partecipate della Regione, Sma inclusa. Questa mattina la procura della Repubblica di Napoli ha acceso il motore di un’altra inchiesta per voto di scambio, puntando i riflettori ancora una volta su esponenti del centrodestra. Nel mirino Luciano Passariello, consigliere regionale e candidato alla Camera nel Collegio di Secondigliano per Fratelli d’Italia. Lo stesso Passariello, e il dato non è secondario, che attualmente riveste la carica di presidente della commissione di inchiesta sulle partecipate. Una carica che Passariello si tiene ben stretta, nonostante il mandato sia scaduto da un pezzo: a colpi di proroghe, consentite dalla legge, il politico ha mantenuto saldo il timone delle verifiche che, sulla carta, dovrebbero riguardare i conti delle società, possibili irregolarità nell’affidamento delle consulenze ed altre eventuali anomalie. E’ di oggi la notizia che Passariello ha ottenuto in commissione – composta da esponenti politici di altri partiti – il via libera a restare in sella per altri 60 giorni. Due mesi ancora. Il che significa che il cambio, magari anche di passo, ci sarà dopo le elezioni. D’accordo tutti i partiti, da destra a sinistra. Ad eccezion fatta per il Movimento 5Stelle, che voleva un ricambio nell’apparato dei controllori. L’inchiesta penale esplosa, la polemica politica è prossima a incendiare queste ultime settimane di campagna elettorale.
maga
giovedì, 15 Febbraio 2018 - 16:09
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