Politiche, inchiesta sugli appalti della Sma Quell’accordo sospetto “voti-commesse”: le accuse a Passariello e le mire dei clan

Il consigliere regionale Luciano Passariello
di Manuela Galletta

Un patto corruttivo tra politici e imprenditori alla vigilia delle elezioni Politiche. Un patto che avrebbe dovuto consentire ad un candidato del centrodestra di finanziarsi la campagna elettorale da condurre, e che, al contempo, avrebbe dovuto assicurare ai suoi sponsor importanti commesse nel settore dei rifiuti. Da un lato Luciano Passariello, attuale consigliere regionale e aspirante parlamentare; dall’altro una cordata di imprenditori che vanterebbero amicizie pericolose, a seconda dei casi, con esponenti apicali del clan Cimmino del Vomero e con uomini dei Casalesi.
Sta tutta in questa foto l’accusa al centro della nuova inchiesta della procura della Repubblica di Napoli che nella giornata di ieri ha terremotato la Regione Campania, il partito di Fratelli d’Italia (di cui Passariello fa parte) e pure il mondo giornalistico per via dell’iscrizione nel registro degli indagati, con l’accusa di induzione alla corruzione, di due giornalisti della nota testata Fanpage.
Indaga la Direzione distrettuale antimafia. Indagano i pubblici ministeri antimafia Henry John Woodckock e Ivana Fulco, che 24 ore fa hanno dato il là a una raffica di perquisizioni a carico di nove indagati. Nove persone nei confronti delle quali, in questa fase iniziale dell’indagine, sono stati ipotizzati i reati di corruzione e finanziamento illecito ai partiti con tanto di aggravante della matrice camorristica per aver agito al fine di agevolare la cosca di appartenenza. Anzi, a voler essere precisi le cosche che sarebbero state agevolate, se l’accordo ipotizzato dai pm si fosse concretizzato, sarebbero state ben due: i Cimmino del Vomero e i Casalesi.
Storia intricata, che si snoda tutta agli inizi di quest’anno e che punta i riflettori pure sulla Sma, la società in house della Regione Campania che si occupa di ambiente e che è legata a Luciano Passariello a doppio filo (il politico è attualmente presidente della commissione d’inchiesta delle partecipate della Regione, inclusa la Sma). Luciano Passariello si sarebbe attivato per assicurarsi un bacino di voti in vista delle Politiche (è candidato alla Camera nel Collegio uninominale di Secondigliano), e si sarebbe fatto aiutare da due dipendenti della Regione Campania, Lucio Varriale e Agostino Chiatto (residente a Forcella), quest’ultimo impiegato dipendente della Sma, distaccato presso la sua segretaria. I due, nello specifico, sarebbero stati l’anello di congiunzione tra il politico e una cordata di imprenditori del settore rifiuti interessata a mettere le mani su grossi appalti banditi dalla Regione. L’appetito economico sarebbe stato quello di Vincenzo Riccio di Chiaiano (titolare di due società, la Edil Cipriano con sede in Napoli in via Margherita e la Rcv smaltimento e rifiuti, che ha sede in Giugliano); Abramo Maione di Poggioreale, Salvatore Porro di Portici, Antonio Cristofaro di Trentola Ducenta e Giovanni Caruson di Giugliano. Tutti titolari di grosse realtà imprenditoriale. E, qualcuno di loro, anche legato a doppio filo – sostiene la procura – con personaggi legati al mondo della criminalità organizzata: Giovanni Caruson è indicato dai pm come «il volto commerciale» di Andrea Basile (indagato pure lui), considerato attualmente uno dei reggenti del clan Cimmino; Antonio Cristofaro, nipote dell’ergastolano Giuseppe Cristofaro (esponente dei Bidognetti), sarebbe invece portatore degli interessi del clan Bidognetti di Casapesenna. E’ in questa scivolosa triangolazione, ricostruita anche sulla scorta di intercettazioni, che si fonda l’inchiesta della procura. Un’inchiesta che ruota, tuttavia, attorno a un bando che non esiste. Sì, perché la promessa che Passariello avrebbe fatto agli imprenditori sarebbe rimasta solo sulla carta: la gara non è mai stata appaltata, solo ‘disegnata’. Eppure la semplice promessa avrebbe fatto scattare l’accordo. Un accordo che avrebbe esposto la cordata anche a stornare una somma di denaro in favore del politico per sostenere la sua campagna elettorale.

venerdì, 16 Febbraio 2018 - 15:28
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