In questa campagna elettorale i politici hanno detto di tutto e di più. Ad essere precisi hanno fatto gara a chi inventava la promessa più allettante per attirare a sé gli ultimi consensi. Ma nessuno si è fermato a spiegare cosa farà sul tema della criminalità organizzata. A rilevarlo è un magistrato di lungo corso, uno di quelli che non ha mai cavalcato la scena politica e che ama stare lontano dai riflettori. Maria Antonietta Troncone, oggi a capo della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, bacchetta i politici sul loro silenzio riguardo al contrasto alle mafie. «Evidentemente questi non sono messaggi che portano voti, che creano ottimismo. Ho sentito parlare di sicurezza. Ho sentito, soprattutto, parlare tanto dello straniero che incombe, che è percepito come qualcosa di oscuro di cui avere paura. Ma invece nulla si dice della criminalità organizzata, che è reale. Nulla si dice della transanzionalità, della corruzione nell’ambito della pubblica amministrazione». La bacchetta del magistrato è arrivata nel corso dell’interessante master in criminologia organizzato dall’Università Suor Orsola Benincasa che aveva come tema «Donne e criminalità: storie, studi e testimonianze».
giovedì, 1 Marzo 2018 - 23:33
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