Castello di Cisterna, foto e sondaggi su Fb Così aspetta il processo il figlio del boss

di Danio Gaeta

«Voi che dite? Si torna a casa o si va a via Nuova Poggioreale 117?». Nel 2018, nell’era in cui la vita social sembra aver preso il sopravvento su quella reale, l’esito di un processo per direttissima si aspetta anche così: con un sondaggio su Facebook. Ristretto ai domiciliari, aspettando che i carabinieri ti vengano a prendere per portati in tribunale, lui smanetta con il cellulare chiedendo al popolo dei social quale decisione sarà presa dal giudice. Naturalmente c’è chi commenta, chi vota e anche chi scommette.
Irriverenza, spregio per le istituzioni e violazioni delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria. Poco importa se ciò può far scattare una segnalazione al tribunale della Sorveglianza; tanto alla fine ci sono i virtual friends a tirare su il morale.
Il protagonista della singolare vicenda è Nicola Ianuale, 26enne di Castello di Cisterna. Per gli amici semplicemente kokkino. Nicola, residente nel rione popolare della ‘Cisternina’, non è uno qualsiasi: è il figlio di Vincenzo Ianuale ’o squadrone: boss locale attualmente detenuto al regime del carcere duro. E Nicola il soprannome della sua famiglia lo porta con fierezza: se lo è anche tatuato sul collo. Ma c’è di più, suo fratello Gianluca Ianuale e il suo fratellastro Marco Di Lorenzo sono stati condannati (in primo grado) per l’omicidio di Anatolij Korol, il muratore ucraino di 42 anni ucciso la sera del 29 agosto del 2015 per aver tentato di fermare una rapina in un supermercato, a Castello di Cisterna.

E’ un ragazzo difficile, Nicola. Arrestato per possesso di droga a gennaio del 2017, riuscì a ottenere il divieto di dimora in provincia di Napoli. Ma niente, a kokkino le regole proprio non piacciono. Due violazioni in pochi giorni (fu sorpreso dai militari nei pressi della sua abitazione) e l’aggravamento della misura cautelare deciso dal tribunale di Nola. Ianuale junior finì ai domiciliari. Due evasioni, due processi per direttissima e poi di nuovo ristretto in casa, nella sua ‘Cisternina’. La scorsa sera la nuova evasione, ancora una volta scoperta dai carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna (diretti dal capitano Tommaso Angelone). I militari lo hanno sorpreso tra i vialetti del rione popolare, lui ha cercato di nascondersi faccia a terra dietro a un muretto. Tutto inutile: è stato riconosciuto e arrestato. Portato in caserma per le formalità di rito il giovane è stato condotto nuovamente agli arresti domiciliari con l’accusa di evasione in attesa del processo per direttissima che si è svolto ieri mattina davanti al giudice monocratico del tribunale di Nola.
Naturalmente la notizia sull’esito del processo l’ha data direttamente lui con una diretta su Facebook: «Sto di nuovo qua nella Cisternina, io sono un detenuto vip».

sabato, 7 Aprile 2018 - 08:05
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