L’obiettivo del telefonino è puntato su un angolo di via Santa Brigida. Spalle al muro, leggermente curvato in avanti c’è un ragazzo. Accanto a lui un poliziotto ‘motociclista’ con il casco ancora in testa. L’obiettivo va avanti di zoom e si vede in maniera distinta l’agente che colpisce con qualche schiaffo il ragazzo, ammonendolo fortemente per la sua condotta. La voce arrabbia è distinta, come sono distinte le parole del giovane che dice: «Non lo faccio più». Pochi passi più in là c’è il collega del poliziotto che resta fermo.
La scena s’è verificata qualche ora fa in via Santa Brigida, a pochi passi da via Toledo e dalla sede del Consiglio comunale di Napoli di via Verdi. Il video è finito immediatamente su YouTube spaccando l’opinione pubblica, e obbligando il Questore a diramare una nota con la quale viene resa nota l’apertura di un’indagine: «Il questore di Napoli – si legge in una nota diffusa dalla questura – assicura che saranno operati rigorosi accertamenti ai fini della valutazione di pertinenti responsabilità disciplinari ed eventualmente anche di carattere penale. Il questore tiene ad evidenziare che comportamenti deontologicamente non corretti non possono offuscare la costante e impegnativa attività di polizia che la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini di quest’ufficio svolgono diuturnamente al servizio delle comunità locali». Il popolo social, intanto, si spacca tra chi condanna fermamente qualsiasi tipo di azione violenta da parte di esponenti delle forze dell’ordine e chi, invece, giustifica i due agenti ripresi nel video sostenendo che a volte metodi duri servano per ‘educare’ chi non rispetta la legge. La bufera è esplosa.
sabato, 7 Aprile 2018 - 16:15
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