Una mazzata. Anna Savanelli, l’avvocato di Parete molto nota anche a Napoli per diverse incarichi difensivi assunti nella zona di Scampia nonché per aver difeso l’ex direttore ed editore de l’Avanti Valter Lavitola, è stata condannata pochi giorni fa a quattro anni per l’incresciosa storia di un fascicolo processuale fatto sparire dal Tribunale di Napoli (nello specifico dagli uffici della Sorveglianza) e dato alle fiamme nel retro di un bar di Giugliano. La sentenza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Caputo del Tribunale di Napoli all’esito del processo che si è definito con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. Anna Savanelli è stata condannata per il reato di furto del fascicolo in concorso con un messo notificatore del palazzo di giustizia, che ha invece optato per il rito ordinario: l’accusa, invece, per la quale si trovava a processo e per la quale il pm aveva chiesto la condanna a 7 anni di reclusione era quella di corruzione in atti giudiziari. Il fascicolo incriminato era stato fatto sparire per evitare a un cliente dall’avvocato l’esecuzione della pena. La donna venne colta in flagranza mentre stava dando fuoco all’incartamento davanti al suo cliente. Anna Savanelli è attualmente sottoposta all’obbligo di firma (inizialmente fu sottoposta al carcere e subito dopo ai domiciliari), con interdizione dall’attività forense.
mercoledì, 25 Aprile 2018 - 18:19
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