Strade che si intersecano in maniera perpendicolare l’una all’altra. Tutte con la stessa peculiarità: hanno i nomi delle più importanti città italiane. Un dedalo di vie tutte uguali: stessi palazzi, stessi negozi. E’ il quartiere Vicaria, meglio noto come il Vasto: un’ampia area urbana edificata nel periodo del Risanamento Napoletano con l’impegno della Società del Risanamento, delle cooperative dei ferrovieri e dei privati. Da un lato piazza Garibaldi, con la stazione Centrale di Napoli; dall’altro piazza Nazionale. Un quartiere popolare, abitato soprattutto da chi al mattino si sveglia presto per andare a lavorare. Il Vasto, però, è cambiato. Oggi è un quartiere con mille problemi: immigrati clandestini quasi tutti africani, microcriminalità dilagante e degrado urbano. Una città nella città. Ma per i residenti della zona è anche «una bomba ad orologeria pronta ad esplodere». Gli ultimi episodi di violenza che si sono verificati al Vasto, tutti con extracomunitari protagonisti, hanno riacceso i riflettori sul delicato tema della sicurezza nel quartiere. A sollevare il problema sono gli abitanti della zona e i comitati civici: «Ormai uscire da casa fa paura». Nell’ultima settimana sono almeno tre le aggressioni e le risse che si sono verificate tra via Firenze e via Milano: episodi ripresi con i telefonini dai passanti e diffusi attraverso i social network. Il primo si è verificato tra venerdì e sabato. Un cittadino del Gambia di 24 anni, Musa Kassama, irregolare – ha ferito un altro extracomunitario con i cocci di una bottiglia e, successivamente, è stato arrestato dalla polizia. Inutile il suo tentativo di fuga verso la stazione Centrale. La vittima – un trentenne del Burkina Faso – è stata ricoverata in ospedale. Il gambiano, è venuto fuori nel corso delle indagini, era destinatario di un provvedimento di diniego dell’accoglienza emesso dal prefetto di Catanzaro. La scena è stata filmata da alcuni passanti. «La sicurezza al Vasto e nelle strade a ridosso della stazione Centrale deve diventare la priorità dell’azione di forze dell’ordine e delle istituzioni in città. L’ennesimo accoltellamento tra extracomunitari dimostra la pericolosità assoluta della situazione», ha commentato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. L’episodio, tuttavia, è solo il primo. In questi giorni caratterizzati dalla presenza in città di numerosi turisti, infatti, di risse e aggressioni nel quartiere Vasto se ne sono verificate diverse. Il primo maggio, infatti, in via Milano, nei pressi di un negozio etnico, per cause che sono ancora in corso di accertamento, è scoppiata una lite furibonda tra un gruppo di extracomunitari. Alla scazzottata hanno partecipato almeno 10 persone. Anche in questo caso la scena è stata ripresa con i cellulari da alcuni residenti e diffusa attraverso i social network. Nelle registrazioni si vede un gruppo di uomini che inizia a fare a pugni sulla porta di ingresso di un esercizio commerciale, mentre altri extracomunitari passano facendo finta di nulla. A un tratto, un uomo, forse il titolare del negozio, è stato costretto a chiudere la porta del magazzino. Sul posto sono arrivati i poliziotti ma la situazione era ormai tornata alla normalità. Ieri l’ultimo caso. Questa volta le protagoniste della rissa sono tre donne, anche loro extracomunitarie. Le tre si sono ‘affrontate’ nella zona di via Venezia: urla e spintoni al centro della carreggiata. Tutto sotto l’occhio attonito di alcuni turisti che si sono allontanati frettolosamente dalla zona. Anche questa volta, come nei due episodi precedenti, la scena è stata filmata e diffusa su Facebook. «Noi non siamo razzisti – spiega un residente del Vasto – siamo favorevoli all’accoglienza e vogliamo dare una mano. Ma in questo quartiere non si può più vivere». «Risse, aggressioni e ferimenti sono all’ordine del giorno – aggiunge – in cinque giorni ci sono stati un ferimento e tre risse. Non è normale, è arrivato il momento di intervenire».
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giovedì, 3 Maggio 2018 - 14:34
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