«Adesso basta, siamo arrivati al punto di non poter più uscire da casa. Abbiamo paura e se qualcuno chiede un po’ di silenzio viene anche insultato». E’ il grido di allarme che arriva dai cittadini del Vasto: un quartiere che si estende alle spalle della stazione centrale di piazza Garibaldi. Auto distrutte, aggressioni, risse, insulti e baccano ad ogni ora della notte. Ecco i problemi che quotidianamente sono costretti a vivere i residenti della zona. A finire sotto accusa è il comportamento dei numerosi immigrati – quasi tutti africani – che si sono stabiliti tra i vicoli del quartiere Vicaria. «Noi non siamo razzisti – precisano dal comitato civico del quartiere – ma tutti devono rispettare le regole, anche gli extracomunitari».
A far riaccendere i riflettori sui problemi del quartiere, che ormai sono diventati cronici, sono stati gli ultimi episodi di violenza che si sono verificati nell’ultima settimana. In particolare, in meno di sette giorni, ci sono stati il ferimento di un ragazzo del Burkina Faso (arrestato un giovane del Gambia), due risse in strada in pieno giorno e una rissa tra donne sotto gli occhi attoniti di alcuni turisti. «La situazione sta sfuggendo di mano alle istituzioni – spiegano i residenti – e a pagarne le conseguenze siamo soprattutto noi».
La Lega, su sollecitazioni delle associazioni e dei comitati per la tutela e il decoro della zona di piazza Garibaldi, ha presentato mercoledì mattina un esposto alla Procura della Repubblica sul degrado e il pericolo per la sicurezza pubblica. Nella denuncia, a firma della segretaria cittadina della Lega, Simona Sapignoli e della responsabile per l’Immigrazione, Rosanna Ruscito, si evidenziano gravissime irregolarità in materia di locazioni, somministrazioni di alcolici, occupazione abusiva di suolo pubblico, disturbo alla quiete pubblica, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione. «Le aree maggiormente a rischio sono state individuate nella zona comprensiva tra il Vasto e Porta Capuana, in particolare in via Venezia, dove ogni sera si riuniscono numerosi cittadini extra-comunitari per il consumo e la vendita di alcolici. – spiega Giancarlo Borriello, portavoce regionale della Lega – Abbiamo individuato e circostanziato casi particolari che riteniamo meritevoli di accertamenti da parte della magistratura, della Guardia di Finanza e della Asl». In particolare, a finire nel mirino è un esercizio commerciale etnico di via Venezia all’interno del quale – si apprende dall’esposto – si vende alcol fino a notte fonda. «I residenti del quartiere, ogni giorno, disperata, ci segnala risse, spaccio di droga e minacce varie a chi chiede silenzio in orari notturni – spiega ancora Borriello – la Lega, è un partito da sempre vicina ai territori, anche al sud, dopo la grande affermazione nazionale, la gente ci chiede risposte. Risposte che la politica deve presentare in termini di prospettive e di concretezza. Ora, con grande educazione e rispetto dei ruoli, chiediamo risposte serie alle forze chiamate in causa. O lo Stato torna a dare segnali di presenza forte e di autorità oppure, a breve, temiamo che possa accadere qualcosa di spiacevole. La nostra è una preoccupazione motivata, non una minaccia. A breve presenteremo anche una’interrogazione parlamentare. E’ giunto il momento di dare segnali positivi e propositivi, la pazienza dei residenti nelle zone adiacenti alla stazione centrale, crediamo sia giunta agli sgoccioli». Intanto mercoledì mattina si è svolta una riunione del Comitato per la sicurezza pubblica per discutere del problema Vasto. «C’è la volontà di riqualificare quel quartiere anche da parte dei proprietari dei locali che vorrebbero liberarli per aprire bed and breakfast e altre attività da destinare ai turisti – ha spiegato Francesco Emilio Borrelli – per il quale “quel quartiere, che rappresenta un biglietto da visita della città per chi arriva a Napoli in treno, non può continuare a essere tenuto in quelle condizioni ed è importante muoversi prima di dover intervenire dopo una tragedia annunciata viste le risse di queste ore e l’accoltellamento dei giorni scorsi». «Bisogna lavorare anche per evitare una così alta concentrazione di centri di accoglienza in poche strade che ovviamente contribuiscono a creare un quartiere ghetto», ha concluso Borrelli.
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venerdì, 4 Maggio 2018 - 14:54
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