I soldi. Tanti, tantissimi. Quelli che aprono ogni porta, la chiave d’accesso al ‘salotto’ buono di Napoli e alle amicizie coi calciatori. I soldi, frutto, all’apparenza, della loro remunerativa attività imprenditoriale: gli Esposito affiancano il loro nome al settore della commercializzazione e distribuzione di giocattoli in ambito nazionale con interessi anche nel settore delle agenzie di scommesse e della ristorazione. Ricchissimi, molto noti e assai vicini, in termini di frequentazioni al portiere del Napoli Pepe Reina.
Poche ore fa i tre fratelli Eposito (Gabriele, Giuseppe e Francesco) sono stati arrestati. Misura cautelare anche per le mogli di due di loro (Teresa Esposito e Carmela Russo) ed una terza persona, ritenuta un prestanome. E’ l’esito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli e condotta dalla Direzione investigativa antimafia. Gli arrestati sono accusati di intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare le attività dei clan camorristici Contini e Sarno (una sua articolazione, attiva in provincia). rNell’ambito dell’operazione è stato eseguito il sequestro di numerose attività commerciali, in particolare depositi e negozi per la commercializzazione e distribuzione di giocattoli ubicati in Napoli, in provincia e nel casertano, un bar – ristorante in zona Chiaia, un’agenzia di scommesse nella zona centrale di Napoli (piazza Mercato) ed una nota discoteca nella zona di Coroglio, il Coroglio club partenopeo dove la scorsa settimana Pepe Reina ha organizzato la festa di addio ai compagni di squadra.
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mercoledì, 9 Maggio 2018 - 08:40
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