Sorrento, il sindaco vieta l’unione gay nel Chiostro di San Francesco ed è polemica Gli sposi: «E’ l’Italia mica il Vaticano»

di Dario Striano

Vincenzo D’Andrea e il suo compagno Beto avevano scelto il suggestivo Chiostro di San Francesco, di proprietà del Comune di Sorrento, per coronare il loro sogno d’amore. Per il loro matrimonio gay. Ma l’unione gli è stata sorprendentemente vietata dal sindaco Giuseppe Cuomo, scatenando una serie di polemiche. «Benché il chiostro sia proprietà del Comune, – ha detto il sindaco, commentando la notizia riportata dall’Huffington Post – è sempre un luogo attiguo al monastero francescano e non mi è sembrato opportuno celebrare in quel posto questo tipo di unione». Il primo cittadino Sorrentino ha però chiarito che qualora i due giovani volessero celebrare l’unione in altri posti di Sorrento, vi sarebbe da parte dell’amministrazione comunale «piena disponibilità» nel concedere altre location, abitualmente utilizzate per nozze civili, come il Museo Correale, Villa Fiorentino o lo stesso municipio. Vincenzo D’Andrea però, che vorrebbe a tutti i costi unirsi in matrimonio con il suo compagno nel luogo più suggestivo e visitato di Sorrento – dove si celebrano ogni anno in media 200 matrimoni civili – non ha accettato la controproposta. «Noi ci siamo rivolti allo Stato, il comune di Sorrento fa parte dell’Italia e non del Vaticano. Ci eravamo informati prima, li’ si celebrano tantissimi matrimoni civili e non religiosi, perché a noi è stato vietato? Rivendichiamo gli stessi diritti degli altri cittadini. Ci sono state battaglie e fortunatamente grazie alla legge Cirinnà è stato stabilito un diritto di uguaglianza. Rispondere così esprime un basso profilo. Chiediamo uguaglianza». Vincenzo e Beto si uniranno civilmente il 25 luglio a Villa Fondi, nel vicino comune di Piano di Sorrento. Ma non vogliono che il ‘no’ ricevuto passi sotto silenzio. «La battaglia deve andare avanti, per gli altri – ha commentato il giovane – Noi siamo stati accolti con grande simpatia e disponibilità dal comune di Piano di Sorrento, ma in futuro qualsiasi coppia di cittadini italiani dovrà poter sposarsi dove vuole, compreso il chiostro di San Francesco».

venerdì, 11 Maggio 2018 - 12:11
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