Acerra, contrasto ai reati ambientali Sequestri e denunce in aree periferiche

L'operazione ad Acerra
L'operazione ad Acerra

Operazione di controllo straordinario del territorio nell’area di Acerra disposta dall’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, Gerlando Iorio. Al fine di verificare il rispetto della normativa in materia ambientale, sono stati effettuati controlli presso 19 attività imprenditoriali e commerciali ed è stato attuato un mirato servizio congiunto di pattugliamento del territorio. All’esito dei controlli, 15 sono le aziende sequestrate, operanti nel settore tessile, logistico, dell’autoriparazione e del recupero dei rifiuti; 64 le persone identificate di cui 17 denunciate all’Autorità Giudiziaria per emissione in atmosfera e in fogna, smaltimento illecito, abbandono e traffico illecito di rifiuti.

Sono state contestate violazioni amministrative per circa 26.000 euro. In particolare, in Contrada Pioppitelli è stata sequestrata un’area di circa 5000mq sulla quale il titolare custodiva materiale esplodente (2000 bombole di Gpl e circa 200 chili di fuochi pirotecnici), in totale assenza di misure di sicurezza. La situazione di evidente pericolo risultava aggravata dall’ubicazione della struttura, circondata da abitazioni. L’immobile comprendeva anche due capannoni colmi di materiali altamente infiammabili (profumi, bevande alcoliche, tessili, pellami unitamente a fuochi pirotecnici). Il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria. In via Pezzalunga sono stati sequestrati 8 opifici per totale mancanza di titoli autorizzativi, gestiti da cittadini cinesi. Nei seminterrati, dove erano svolte le attività, venivano prodotti capi di abbigliamento di noti marchi italiani. Sono stati, inoltre, rinvenuti ingenti quantitativi di pezze destinate ad essere incendiate come rifiuti, nonché olii, colle, solventi stoccati impropriamente. La posizione lavorativa dei 30 addetti era irregolare. E’ stata anche sequestrata, per smaltimento illecito di rifiuti, un’area di 10.000mq sulla quale erano custodite 400 auto e 80 ciclomotori. La struttura, autorizzata fino ad alcuni anni fa quale deposito, è stata trasformata in uno ‘scasso’ abusivo e, pertanto, i gestori sono stati denunciati anche per inquinamento del suolo.

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giovedì, 17 Maggio 2018 - 18:09
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