Un altro suicidio in cella. Un altro detenuto che si è tolto la vita. E’ accaduto stamattina nell’istituto penitenziario di Pescara intorno alle 7.30. L’uomo aveva 41 anni. Inutili i tentativi di rianimazione del personale medico prontamente intervenuto, dopo che gli agenti di polizia penitenziaria avevano prestato i primissimi soccorsi per salvare la vita al detenuto. A denunciare l’episodio è l’O.S.A.P.P. – (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci: «Constatiamo con rammarico che ancora una volta una vita umana si è spezzata all’interno di un carcere, fatto indegno per un Paese civile. E’ una escalation senza fine, purtroppo, nonostante il grandissimo impegno di tutti gli operatori e della polizia penitenziaria. E’ difficile trovare una causa univoca alla tragedia accaduta, ma la carenza di agenti e di operatori penitenziari, rende il compito di una umana e dignitosa detenzione difficilissimo se non addirittura impossibile. La “magia” della sorveglianza dinamica, della quale in passato si erano arrogati meriti ed onori i vertici dell’amministrazione penitenziaria sta mostrando tutti i suoi limiti».
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giovedì, 17 Maggio 2018 - 13:59
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