I carabinieri hanno sottoposto a fermo un presunto rapinatore; a tradirlo è stato un banale dettaglio: ha lo stesso nome del marito della vittima. Quando la malcapitata ha urlato in strada per chiedere aiuto, infatti, si è voltato anche lui. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri G.C., un 45enne di Pianura, il 28 aprile ha rapinato una 41enne del luogo ferma in strada, su via Conca, ad attendere che il marito parcheggiasse. Il 45enne – hanno spiegato gli investigatori – si è avvicinato alla donna e l’ha colpita con un pugno sul volto rapinandole il cellulare che teneva tra le mani. La vittima dopo essersi fatta medicare in ospedale, si è subito recata dai carabinieri per denunciare la rapina.
Raccontata la dinamica e forniti i connotati del malfattore, la donna aveva aggiunto un dettaglio: urlando il nome del marito per chiedere aiuto, si era voltato pure il rapinatore.
a questo dettaglio di sono, inoltre, sommati le immagini di alcune telecamere installate in zona e dettagli sullo scooter utilizzato dal rapinatore. Si è giunti alla fine all’identità di G.C. che, forse avvertendo il rischio dell’arresto, si era reso irreperibile, almeno fino a mercoledì quando i carabinieri lo hanno rintracciato a casa. L’uomo ha tentato di barricarsi in casa ma una squadra di vigili del fuoco a cui i militari hanno chiesto ausilio ha forzato la porta blindata dell’abitazione. Il 45enne è stato dunque bloccato e sottoposto a fermo per rapina.
Perquisite l’abitazione e le pertinenze sono stati sequestrati l’abbigliamento indossato il giorno della rapina e lo scooter. Riconosciuto anche dalla vittima in sede di individuazione di persona, l’uomo è stato infine tradotto in carcere dove il giudice, in sede di convalida del fermo, ha disposto che resti in attesa del processo.
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venerdì, 18 Maggio 2018 - 12:08
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