Sono trascorsi poco meno di sei anni dalla tragica morte di Ciro Giannini, lo studente 18enne di Torre del Greco travolto nel giugno 2012 da un tir in uscita dal ‘varco killer’ di viale Europa, sede della ditta Balsamo srl, addetta all’epoca al servizio raccolta rifiuti cittadino. Ieri mattina, dopo 6 anni di attesa per la famiglia Giannini – costituitasi parte civile nel procedimento penale e rappresentata dall’avvocato Raffaele Russo – è iniziato il processo che vede alla sbarra l’imprenditore Massimo Balsamo (difeso dall’avvocato Massimo Loffredo), i comandanti pro tempore dei vigili urbani torresi Andrea Formisano e Salvatore Visone (assistiti dai legali Romeo Del Giudice e Walter Rivieccio), il progettista Felice Pirone (difeso dall’avvocato Antonio Cirillo), i tecnici comunali Michele Sannino e Ambrogio Di Simone (assistiti dall’avvocato Gennaro Malinconico) e l’ex dirigente del servizio mobilità comunale, Mario Pontillo (difeso dall’avvocato Domenico Napolitano). Se il titolare della ditta Balsamo srl è accusato di omicidio colposo in concorso, agli altri sei imputati è contestato il reato di falso in atto pubblico.
L’esclusione del responsabile civile
Durante l’udienza di ieri il collegio giudicante ha aperto il dibattimento e ha acquisito gli atti redatti dalla polizia municipale, su richiesta del pubblico ministero Rosa Annunziata. Il tutto dopo aver escluso dal processo l’“Allianz Assicurazione” che, rappresentata dall’avvocato Andrea Cilento, era stata individuata come responsabile civile. «L’episodio del sinistro stradale – ha spiegato il presidente di collegio Ferdinanda Iannone – è stato già oggetto di un altro procedimento penale». Il procedimento che di fatto ha portato all’assoluzione dell’autista del tir che uccise il giovane corallino, Antonio Sorrentino, la cui posizione – anche lui era accusato anche di omicidio colposo – fu stralciata dopo che l’imputato chiese di essere giudicato con rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena massima.
La tragedia a Torre del greco
Era il 26 giugno 2012 quando Ciro Giannini fu travolto da un autocarro della società Balsamo di Torre del Greco che centrò in pieno lo scooter su cui viaggiava lo studente dell’istituto tecnico Eugenio Pantaleo. Il cuore della vittima si fermò dopo 24 ore e dopo un interminabile calvario in ospedale. Una tragedia di cui, secondo la procura oplontina, Massimo Balsamo fu in qualche modo responsabile «per non aver predisposto tutte le misure idonee a impedire che l’entrata e l’uscita dal varco, tra l’altro abusivo, creassero pericolo per la circolazione di automobilisti e motociclisti». Un ruolo di primo piano nella vicenda sarebbe stato poi assunto anche dal dirigente del servizio mobilità cittadino, Mario Pontillo, e dai due ex capi dei vigili urbani. I tre, in due occasioni diverse, avrebbero violato una lunga serie di norme per mantenere aperto l’accesso fuorilegge.
mercoledì, 23 Maggio 2018 - 20:42
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