Minore narcotizzato con un caffè al veleno Si risveglia in ospedale e scopre di essere stato rapinato: due fermi in Stazione

La Polfer
L'intervento della Polfer

Sono da poco trascorse le 4 del mattino quando un ragazzo minorenne  originario del Bangladesh, fermo in Stazione, viene avvicinato da due persone nordafricane, che si intrattengono a parlare con lui e dopo poco gli propongono di prendere un caffè insieme. Il giovane, ingenuo, accetta l’offerta e, dopo aver ingerito la bevanda, perde conoscenza e si risveglia  presso il pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare. E’ in corsia che ha scoperto di essere stato rapinato dopo essere stato avvelenato con sedativi e ipnotici. I sanitari hanno subito contattato il 113 della questura di Napoli, e gli agenti di polizia del commissariato Vicaria-Mercato hanno preso la denuncia ottenendo una prima descrizione degli autori del delitto. La denuncia è stata tempestivamente trasmessa al compartimento di polizia ferroviaria per la Campania, competente all’interno della Stazione di Napoli Centrale, e da lì sono iniziate le indagini da parte della squadra di polizia giudiziaria compartimentale. Sentito il ragazzo, che ha fornito altri elementi utili ad identificare gli autori della rapina, acquisiti i filmati registrati dal capillare sistema di video sorveglianza di Rfi Protezione Aziendale nella Stazione di Napoli Centrale, si è arrivati a ricostruire le varie fasi dell’accaduto: dapprima l’avvicinamento, poi la fase in cui gli è stato offerto un caffè e infine la rapina. Così, in tempi rapidi sono stati fermati Aboudì Abdessttar, tunisino di anni 29 e  Nouri Said, marocchino di anni 34. All’atto del fermo i due sono stati  trovati in possesso del farmaco Lormetazepam, appartenente alla classe delle benzodiazepine, la stessa sostanza riscontrata dalle analisi nel sangue della vittima e generalmente impiegata nei disturbi del sonno,  il cui abuso può arrivare   a causare lo stato di coma  e finanche la morte. Su delega della Procura della Repubblica, i due sono stati individuati e riconosciuti senza ombra di dubbio dalla vittima e pertanto sottoposti a fermo di polizia giudiziaria. L’obiettivo della polizia ora è quello di scoprire altri casi simili. 

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sabato, 26 Maggio 2018 - 13:11
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