Al Vasto vive un uomo che si chiama Moses. E’ un africano, e fa parte della numerosa comunità di extracomunitari che vive nel quartiere popoloso che sorge alle spalle della Stazione Centrale. Moses, però, è un regolare: uno di quelli che in Italia è arrivato per cambiare vita e che si è integrato. Lavora, fa sacrifici ed è impegnato anche per i suoi connazionali ospitati nei tanti Cas della zona. Il suo impegno è tale che ha fondato il ‘Comitato Immigrati’: un gruppo che sogna l’integrazione e che chiede decoro per un quartiere assediato da altri extracomunitari. Quelli irregolari, però. Degrado, spaccio di droga, consumo spropositato di alcol in strada. E poi risse tra gruppi di immigrati di etnie diverse quasi ogni notte. E’ questo oggi il Vasto: un quartiere afflitto da mille problemi e che pian piano si sta svuotando di vecchi residenti che, pur di andar via, hanno messo in vendita le proprie case a prezzo di saldo. In questi giorni, lungo le strade del Vasto, sulle saracinesche dei negozi e sui portoni dei palazzi è apparso un vademecum stampato in tre lingue: italiano, inglese e francese. Un lungo regolamento che vieta – tra le altre cose – di gettare rifiuti per terra e di urinare al bordo della strada.
Il documento, però, non è stato scritto dai residenti della zona, ma in calce porta la firma del ‘Comitato immigrati’, costituito proprio da Moses e da altri extracomunitari che nel tempo si sono integrati nel quartiere e hanno avviato delle attività commerciali. Nelle scorse settimane il comitato partecipò – assieme ad altre organizzazioni nate per garantire dignità al quartiere – a un corteo cui prese parte anche un gruppo di attivisti di Casapound. Tra le attività espressamente vietate anche consumare bibite alcoliche davanti agli esercizi commerciali, radunarsi rumorosamente davanti agli esercizi commerciali, fumare o consumare sostanze stupefacenti davanti agli esercizi commerciali. L’obiettivo degli immigrati regolari è quello di mantenere il decoro del quartiere e soprattutto evitare che venga fatta ‘di tutta l’erba un fascio’. Intanto negli ultimi giorni è stata organizzata un’attività congiunta tra polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza, polizia locale, Asl e Asia all’interno del quartiere. I controlli sono stati eseguiti soprattutto tra via Venezia, via Firenze e strade limitrofe. Nell’occasione sono state sanzionate 3 attività, perché prive di licenza, di cui una posta in un sottoscala, adibite a sartoria e barberia. Inoltre venivano controllati 23 extracomunitari, di cui 2 privi di documenti personali e permessi di soggiorno. E’ stato arrestato per furto di energia elettrica un 39enne, cittadino ghanese, titolare di un’attività adibita a barberia. La Guardia di Finanza, invece, ha provveduto elevato verbale per omessa installazione di misuratore fiscale. I controlli verranno pianificati ed intensificati anche nei prossimi giorni in sinergia con altre forze di polizia. L’0biettivo è quello di ripristinare la legalità in un quartiere dimenticato negli ultimi anni. A quanto pare, però, i residenti del Vasto in questa lotta non sono soli. Accanto a loro sono scesi anche gli immigrati regolari.
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lunedì, 4 Giugno 2018 - 11:28
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