Aggressione al figlio di Simona Ventura Domani l’udienza di convalida del fermo per i 4 accusati di tentato omicidio


Prima gli insulti e le minacce, poi fuori dal locale anche i calci e i pugni, quindi le coltellate. In totale otto, tutte date vilmente e ferocemente alla schiena. Tutto per una banale lite. Mentre proseguono le indagini per identificare tutti i componenti del ‘branco’, domani mattina, saranno interrogati a San Vittore i quattro fermati per l’aggressione a Niccolò Bettarini, il figlio della conduttrice televisiva Simona Ventura e dell’ex calciatore Stefano Bettarini ferito con calci, pugni e 8 fendenti di coltello durante una lite scoppiata all’alba di domenica scorsa all’esterno della discoteca Olf Fashion di Milano. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane stava cercando di difendere un amico.

L’interrogatori dinanzi al gip e le accuse del pm
Sarà il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, Stefania Pepe, a decidere se accogliere o respingere la richiesta di convalida del fermo avanzata ieri dal pubblico ministero Elio Ramondini per tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Per il magistrato milanese titolare del fascicolo, sussistono le esigenze cautelari nei confronti di tutti i quattro presunti colpevoli, che perciò devono restare in carcere.

L’aggressione
Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile, Niccolò sarebbe stato aggredito da circa una decina di persone, dopo essere intervenuto per difendere un amico che nelle serate precedenti aveva avuto una discussione con uno dei due albanesi destinatari del provvedimento di fermo, insieme a due italiani. Ad accoltellare Niccolò Bettarini, stando a una prima ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato Davide Caddeo, 29 anni, persona già nota alle forze dell’ordine e già sottoposta alla sorveglianza speciale. Il secondo italiano è il 24enne Alessandro Ferzoco, titolare di un bar in zona Affori, vicino agli ambienti di estrema destra della curva dell’Inter e già destinatario di un Daspo. I due albanesi destinatari del provvedimento di fermo sono il 29enne Andi Arapi, irregolare sul territorio italiano, e il 24enne Albano Jackey. Gli inquirenti sono a caccia degli altri 6 del branco.

martedì, 3 Luglio 2018 - 14:08
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