Su richiesta della procura oplontina, ieri mattina, il tribunale di Torre Annunziata (presidente Maria Laura Ciollaro) ha riunito i 2 procedimenti penali sul crac dell’azienda Multiservizi, la società partecipata del Comune di Castellammare di Stabia addetta al servizio di smaltimento rifiuti cittadino, seppellita, secondo l’accusa, da un buco di bilancio di circa 30milioni di euro. Sul banco degli imputati, accusati a vario titolo di aver ‘spolpato’ l’azienda attraverso una serie di pagamenti per consulenze esterne, oltre al manager Monica B. e all’avvocato Franceso De Vita – le cui posizioni erano state stralciate a seguito di un difetto di notifica nel marzo del 2017 -, ci sono anche l’ex vicedirettore generale Massimo Cajati, il commercialista di Trecase, Mario Paolella. Franco Rossi, geometra di Chieti ritenuto dall’accusa la ‘testa di legno’ di Monica B., ha invece patteggiato una condanna a 3 anni di reclusione. Mentre Felice Marinelli, consulente della ditta, e Luigi Carunchio, il commercialista, giudicati con rito abbreviato – procedimento che prevede lo sconto di un terzo della pena massima -, sono stati condannati rispettivamente ad un anno e sei mesi e undici mesi di reclusione. Entrambi con pena sospesa.
martedì, 3 Luglio 2018 - 13:54
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