Utilizzo dei beni confiscati alla camorra Vertice in prefettura: spiccano gli immobili dei Puca a S. Antimo e un centro a Casoria

La prefettura

Si è svolta questa mattina, presso la sede della Prefettura di Napoli, alla presenza del Prefetto Carmela Pagano, la Conferenza di Servizi per consentire agli enti pubblici partecipanti di esaminare i beni confiscati presenti nei territori della Città Metropolitana di Napoli. Nel corso dei lavori, sono stati presentati 440 beni per un valore di oltre 38 milioni di euro. Si tratta di appartamenti, box e terreni confiscati in via definitiva dalle autorità giudiziarie competenti e che appartenevano a soggetti pienamente inseriti nella criminalità organizzata. Fra i beni: alcuni immobili a Napoli ubicati nel quartiere Sanità e riconducibili a storici gruppi camorristici di spicco, 85 immobili confiscati a un ex amministratore locale e riconducibili ad esponenti di spicco del panorama criminale locale, diversi appartamenti confiscati al capo del clan Puca nel Comune di Sant’Antimo e un parco commerciale con annesso fabbricato ad uso uffici nel Comune di Casoria. Alla fine, le manifestazioni d’interesse si sono perfezionate per il 68% dei beni presentati in conferenza, percentuale che raggiunge l’80% comprendendo quelle preannunciate nel corso della conferenza di servizi. Nella maggior parte dei casi, le manifestazioni sono state presentate dai comuni. La maggior parte degli immobili sono liberi e quindi prontamente utilizzabili per le finalità previste dalla legge, in particolare per far fronte a esigenze di emergenza abitativa. Al termine dei lavori è intervenuta anche il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, che ha dichiarato: «La giornata di oggi assume un significato particolarmente pregnante nel territorio della Città metropolitana di Napoli, dove la criminalità organizzata storicamente registra una presenza pervasiva nelle attività economiche e tenta di condizionare pesantemente la vita degli enti locali. L’operazione odierna rappresenta, quindi, un’indispensabile completamento dell’azione di contrasto alle organizzazioni criminali, cui partecipano con grande sinergia e collaborazione tutti gli apparati dello Stato, dalla magistratura alle forze dell’ordine, e cui sono chiamati a partecipare anche i comuni. I sindaci, infatti, con le destinazioni di oggi, danno il loro contributo alla restituzione alla collettività di beni accumulati con attività illecite, che hanno sottratto ricchezza ai loro territori, rendendo evidente ai cittadini e alle giovani generazioni l’importanza di riappropriarsi delle scelte di sviluppo della loro comunità». Nei territori della Città Metropolitana di Napoli sono 1.948 i beni immobili destinati dal 1992, dei quali 347 nel 2017. 158 sono invece le aziende destinate nello stesso periodo.

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martedì, 3 Luglio 2018 - 19:37
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