Il furto in casa di don Raimondo Di Rienzo, sanguigno parroco di Gragnano (in provincia di Napoli), è costata una sorta di scomunica via social ai ladruncoli che la notte scorsa si sono introdotti nel suo appartamento di 35 metri quadri alla periferia di Castellammare di Stabia mettendolo a soqquadro. Magro il bottino: qualche spicciolo destinato ai più bisognosi, la stola, l’ampolla con l’olio sacro, l’aspersorio. A don Raimondo non è rimasto che sfogarsi su Facebook e rivolgersi così agli autori del furto: «Voi avete qualche soldo e oggetti sacri. A voi il demonio ha rubato la dignità!». «Cari ladri – scrive il parroco della chiesa intitolata a San Nicola dei Miri – e scrivo “cari” per non scrivere maledetti vigliacchi farabutti che stanotte siete entrati in casa mia e mi ha avete derubato, forse non leggerete, perché troppo impegnati a progettare altre schifezze. Avete fatto vivere a me, alla mia famiglia e ai miei amici e vicini – tutta gente onesta e rispettabile – un vero incubo. In poco più di un’ora, vi siete introdotti in casa di un prete, in casa di una giovane coppia, che si guadagna da vivere con onestà e sacrificio e nell’appartamento di un uomo di 83 anni, che vive di una pensione guadagnata spaccandosi la schiena, mentre dormiva ignaro e tranquillo nel suo letto. Avete portato via pochi soldi e qualche oggetto, ma avete turbato la serenità di gente onesta. Ma cosa pensavate di trovare nella casa di un prete? Cosa pensavate di trovare in casa di un pensionato? Cosa pensavate di trovare in casa di una giovane coppia? Il vostro magro bottino non so a cosa vi servirà, ma sappiate che solo cio’ che si guadagna col sudore della fronte porta frutto!». “Il bene genera bene – continua il parroco – … ma il male genera male! A noi avete rubato qualche soldo e qualche oggetto… Ma a voi – conclude don Raimondo – il Demonio ha rubato la dignità! E la dignità è qualcosa che voi, disgraziati schifosi delinquenti, non potrete mai avere… nemmeno rubandola»
sabato, 14 Luglio 2018 - 20:35
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