La notizia è di quelle destinate a fare rumore, ché Nicola Schiavone, primo di sette figli del boss Francesco detto Sandokan, era quello che aveva raccolto la pesante eredità criminale paterna. Gestione degli affari illeciti ma anche rapporti con esponenti della politica.
Nicola Schiavone, di 40 anni, è passato a collaborare con la giustizia. La notizia è stata rilanciata in esclusiva poche ore fa da ‘Il Mattino’ nella sua versione online. Schiavone venne arrestato nel giugno del 2010 a Casal di Principe con l’accusa di essere il mandante del triplice omicidio di Francesco Buonanno, Modestino Minutolo e Giovan Battista Papa. Accusa che gli è valsa una condanna all’ergastolo. Le vittime, tutti affiliati al clan dei Casalesi, vennero ritrovati coi copri mezzi sotterrati in una strada di Villa di Briano nel Casertano. Schiavone si nascondeva in un villino-bunker alla periferia di Casal di Principe, da sempre roccaforte dei Casalesi.
Sul suo pentimento la procura si muove tuttavia con cautela. La parola d’ordine è, infatti, verificare con minuzia di particolare il peso delle sue dichiarazioni e la loro veridicità, allo scopo di evitare boomerang come nel caso di Augusto La Torre, uno dei più grandi bluff della storia del pentitismo degli ultimi anni sul fronte casertano. (Domani gli approfondimenti sul quotidiano in edizione digitale, disponibile solo a pagamento. Contatta la redazione per avere la tua copia a redazione@giustizianew24.it oppure abbonati accedendo alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’)
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mercoledì, 25 Luglio 2018 - 14:16
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