Sigilli al locale, sospensione dell’attività, sanzioni per 74mila euro e una denuncia per impiego di lavoratori non in regola. Questo il ‘prezzo’ imposto dai carabinieri di Piano di Sorrento al titolare di un panificio di Meta. Sei su sette dei lavoratori impiegati nell’attività gestita dall’oplontino sono risultati in nero. Le irregolarità sono emerse nel corso di un controllo finalizzato alla prevenzione e alla repressione del lavoro sommerso, fenomeno che vede la Campania in cima alle classifiche nazionali. Secondo gli ultimi dati elaborati in merito dalla Cgia di Mestre, infatti, la nostra regione si conferma, insieme a Calabria e Sicilia, l’area geografica in cui il lavoro nero è più diffuso. Secondo lo studio presentato all’inizio di luglio dalla Cgia, in Campania sono 382.900 gli occupati in modo irregolare con un Pil ‘in nero’che incide per l’8,8 per cento su quello ufficiale. In termini economici vengono a mancare mediamente 4,4 miliardi di euro di tasse all’anno.
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mercoledì, 25 Luglio 2018 - 11:11
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