Doveva essere una giornata all’insegna dell’amore per la natura e dell’escursionismo e invece si è trasformata in una tragedia. Una tragedia costata la vita a 8 persone (quattro uomini e quattro donne) travolte da un’ondata di piena alle Gole del Raganello, a Civita di Castrovillari, nel Cosentino. Dodici, invece, le persone tratte in salvo, tra le quali un bambino trasportato all’ospedale di Cosenza in stato di ipotermia. Sul posto i vigili del fuoco, gli uomini del Soccorso alpino e quelli della protezione civile regionale coordinati dal dirigente Carlo Tansi che ha parlato della difficoltà di stabilire il numero di dispersi per l’impossibilità, allo stato, di sapere quante persone vi fossero nelle gole. «La macchina della protezione civile – ha spiegato Tansi – si è attivata in modo abbastanza tempestivo anche perché eravamo in attenzione per queste condizioni meteo e per quelle che vengono chiamate impropriamente bombe di acqua e che hanno colpito quel piccolo bacino che si è gonfiato e ha determinato questa tragedia». Le Gole del Raganello, un’area naturale protetta all’interno del parco del Pollino, sono meta ogni giorno di numerosi visitatori. Per questo risulta impossibile, al momento, stabilire con certezza quante persone fossero presenti nel parco al momento dell’esondazione del torrente e, quindi, il numero di eventuali dispersi. Il gruppo al quale appartenevano le vittime era composto da 16 persone soprese dall’alluvione. Solo alcuni sono riusciti a trovare riparo sugli scogli in attesa dell’arrivo dei soccorritori. La protezione civile regionale sta inviando delle torri faro nell’area protetta così da illuminare la zona durante la notte per proseguire le ricerche dei dispersi e dei corpi delle vittime. La pericolosità dell’escursione, sconsigliata ai non esperti, è tale che per un certo periodo, l’ingresso alle gole è stato anche vietato e il Parco Nazionale del Pollino ha emesso una regolamentazione di accesso, elaborata da un apposito tavolo tecnico composto dall’Ente Parco, il Soccorso Alpino, il Corpo Forestale dello Stato, i Comuni di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria. Nelle gole sono state anche sistemate delle placche sulle rocce che facilitano l’identificazione del luogo, per una più facile richiesta di soccorso in caso di emergenza. Un’emergenza che, questa volta, è diventata tragedia. Una tragedia che, si spera, non faccia contare ulteriori vittime. (Segui gli aggiornamenti della tragedia sul nostro sito)
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lunedì, 20 Agosto 2018 - 20:05
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