Da quel filmato si vede ogni cosa. Si vede ogni terribile istante del cedimento del crollo Morandi che la mattina del 14 agosto ha trascinato, schiacciato, sotto le macerie la vita di 43 persone. C’è un primo colpo di scena nelle indagini che la procura della Repubblica di Genova ha aperto per stabilire ruoli e responsabilità in una tragedia che ha provocato lo scontro tra il Governo e Società Autostrade. Le telecamere di un’azienda nei pressi del viadotto maledetto hanno ripreso ogni cosa, andando a così a colmare il vuoto ‘visivo’ del ‘Grande Fratello’ delle Autostrade, ché al momento del cedimento strutturale una telecamera era fuori uso a causa di un black-out mentre l’altra era puntata in direzione dello svincolo in direzione Milano e non sul ponte. Di più non è possibile sapere, né si si saprà. La procura ha intenzione di proteggere il documento perché nel frattempo gli investigatori hanno acquisito e stanno acquisendo le testimonianze di chi ha assistito al crollo. «E’ importante che queste persone non vengano influenzate dal filmato», dice il capo della procura di Genova Francesco Cozzi.
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venerdì, 31 Agosto 2018 - 21:42
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