Il sindaco De Magistris non ha mai nascosto le sue ‘simpatie’ per il Movimento 5 Stelle. Nel pomeriggio, però, il vicepremier Luigi Di Maio, giunto a Napoli per discutere della vertenza ‘La Doria’ di Acerra, lo ha gelato. «Con De Magistris non c’è alcun asse». La ‘stilettata’ è arrivata dopo una domanda sulla nomina del commissario di Bagnoli Floro Flores: «Sulla nomina del commissario non c’è nessun asse con De Magistris. Abbiamo individuato una persona, il ministro Lezzi l’ha individuata tra le persone che vogliono bene a Napoli, ed è chiaro che se ci fossero dei conflitti interesse non sarebbe possibile neanche la nomina. Quindi, da questo punto di vista, noi siamo sereni sul fatto che Bagnoli meriti di risorgere dopo tanti anni di abbandono e di rinvii e per farlo abbiamo bisogno di persone che vogliono bene a Napoli», ha spiegato il vicepremier. Un’altra stoccata al sindaco è arrivata sul tema della moneta complementare annunciata dall’ex pm nei giorni scorsi. Di Maio è cauto ma ha già fissato i paletti. «Di certo il tema delle monete complementari non è nuovo a Napoli. Dieci anni fa si usava lo cheque, poi è nato il Napo, quindi non mi pare che sia una cosa nuova. Ma voglio leggere prima le delibere, perché voglio capire di cosa stiamo parlando». «Nel decreto milleproroghe – ha concluso Di Maio – abbiamo inserito una norma, come governo, per aiutare i Comuni come Napoli e come altri a evitare la bancarotta. Quindi, da questo punto di vista, c’è tutta la sensibilità e disponibilità ad aiutare i Comuni. Sull’autonomia – conclude – leggeremo le delibere, ma a tutte le regioni che a questo governo chiederanno più autonomia sarà data la massima disponibilità a discuterne nell’ambito del dettato costituzionale».
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martedì, 4 Settembre 2018 - 18:39
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