Prima il sequestro di 49 milioni di euro alla Lega, poi l’avviso di garanzia per sequestro di persona. I guai sono arrivati tutti assieme per il vicepremier Matteo Salvini. Il ‘capitano’ – così come lo chiamano i suoi sostenitori – tuttavia non molla di un millimetro. Anzi, attacca i magistrati (per poi fare un passo indietro) e si trasforma nella vittima di un sistema che non vuole il cambiamento. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che non ha mai nascosto le ‘antipatie’ verso Salvini (antipatie ricambiate pienamente) non ha esitato ad attaccarlo e a paragonarlo a Berlusconi. «Salvini eversivo contro i magistrati, travolto da questione morale si scaglia come Berlusconi contro i pm; Cinque Stelle alleati e quindi compiacenti. Premier Conte non può dire capisco Salvini, dovrebbe dirgli di posare il maltolto (49 milioni). Vergogna!”. Cosi’ su twitter ha commentato de Magistris. Non più tardi di qualche mese fa, però, lo stesso sindaco di Napoli non esitò ad attaccare i giudici della Corte dei Conti sulla vicenda dissesto. La questione è chiaramente diversa sia sul piano giudiziario che etico-politico. Nella forma usata, invece, il sindaco non fu molto diverso dal vicepremier. Così come detto da Salvini, anche il sindaco di Napoli ha più volte ripetuto di non poter pagare per sbagli del passato.
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sabato, 8 Settembre 2018 - 13:08
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