Una foto beffarda. Che si prende gioco dello Stato, della Legge. E di tutti quelli che vivono rispettando le regole. L’immagine simbolo della spregiudicatezza con la quale la «raffinata organizzazione» messa in piedi per truccare il concorso del 2016 per volontari in ferma prefissata di 4 anni (e disarticolata questa mattina con l’esecuzione di 15 misure cautelari) è uno scatto recuperato nel corso delle indagini dal cellulare di uno degli indagati, Sabato Vacchiano, finito agli arresti domiciliari. L’uomo è in posa, insieme ad un’altra persona, davanti al bancone di un pub. Stringono in mano un bicchiere a mo’ di brindisi. Nel mezzo delle loro due figure, sulla facciata del bancone in legno scuro al quale sono appoggiati, compare una frase in stampatello, scritto con gessetto bianco: «Dario e Sabatino… I fottitori dello Stato». Dell’esistenza della foto si dà atto nelle oltre 400 pagine di ordinanza di custodia cautelare a firma del giudice per le indagini preliminari Linda Comella del Tribunale di Napoli, che ha fatto proprie le risultanze delle indagini condotte dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza (all’epoca diretta dal colonnello Giovanni Salerno) e coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli (pm Giancarlo Novelli, in forza alla sezione diretta dal procuratore aggiunto Rosa Volpe).
Nell’ambito dell’inchiesta è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari il generale di Brigata in pensione Luigi Masiello. L’uomo, 67enne attualmente residente nel quartiere Vomero di Napoli, è stato anche candidato al Consiglio comunale di Napoli alle ultime elezioni amministrative. Era capolista di ‘Napoli Popolare-Ndc’, lanciata dal sottosegretario alla difesa nonché coordinatore regionale di Ndc Gioacchino Alfano. Masiello incassò solo 323 voti e non riuscì a spuntarla. Proprio in riferimento alla sua avventura politica, nell’ambito delle indagini sui concorsi truccati i finanzieri intercettarono una frase finita agli atti e già resa nota dalla stampa nei mesi caldi delle indagini: «Io se riesco ad entrare là dentro… Quella è una fonte», dice al telefono. Ancora: «Mo’ se riesco a fare un buon risultato mi infilo là dentro… capisci a me». (Sull’edizione del quotidiano digitale di domani, un giornale vero e proprio disponibile solo per cellulare, tablet e pc – non c’è la versione cartacea – uno speciale dedicato all’inchiesta, un focus sugli indagati e le storie emerse durante le indagini. Il giornale si acquista su abbonamento, un mese costa solo 10 euro. Provalo e poi scegli se continuare a seguirci. Per abbonarsi basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’).
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mercoledì, 17 Ottobre 2018 - 14:42
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