Un’eredità milionaria. Una guerra familiare. E, ha sentenziato ieri (2 novembre) un giudice, un testamento falso allo scopo di far sì che anche le sorelle della persona defunta e detentore dell’ingente patrimonio potessero beneficiare delle ricchezze del morto, e che l’avvocato esecutore testamentario percepisse un compenso di quasi un milione di euro.
Sono gli ingredienti della guerra in famiglia che è costato la condanna ad un avvocato piacentino, M.M., iscritto al foro di Milano. Il giudice per le indagini preliminari Fiammetta Modica ha condannato il legale a due anni e 6 mesi (due mesi in più rispetto alla richiesta del pubblico ministero Roberto Fontana) per falso in testamento olografo. Già, secondo la procura e il gip, l’avvocato in accordo con la sorella e la compagna del defunto – un assicuratore deceduto dopo una breve malattia il 7 maggio del 2013 – avrebbe provveduto a redigere un atto ‘tarocco’ che assicurava alle due donne una parte di eredità. Il falso sarebbe stato compiuto perché l’assicuratore aveva avuto una figlia, nata da una relazione con una donna romena. La bambina sarebbe così diventa l’unica erede di tutto il patrimonio.
Il testamento era stato preparato due giorni prima delle morte, e la sorella del defunto figurava come erede di un milione di euro, mentre alla compagna spettavano immobili e altri bene. Nell’atto, inoltre, si disponeva che 850mila euro andassero proprio all’avvocato, che era stato nominato esecutore testamentario. La sorella e la compagna del defunto sono attualmente sotto processo (hanno scelto il rito ordinario) e nei loro confronti la procura ha già chiesto una condanna a tre anni e mezzo di reclusione a testa.
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sabato, 3 Novembre 2018 - 10:23
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