A Casandrino scoperta fabbrica fantasma Ufficialmente era chiusa ma lavorava, violava norme ambientali e occupazionali

Carabinieri

Doveva essere chiusa, ma non lo era. Scoperta una fabbrica fantasma a Casandrino. In piena ‘terra dei fuochi’, i carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Napoli hanno ispezionato i locali di una fabbrica di suole.
Sul posto i militari hanno accertato che, sebbene la società gestrice risultasse inattiva, continuava la produzione in maniera ‘sommersa’, violando tutte le cautele imposte dalla normativa a tutela dell’ambiente.

Nei controlli, ben 11 persone sono state trovate impegnate a lavorare, benchè non risultasse nessuna posizione lavorativa aperta nè per previdenza nè per assistenza.
Completamente illegale era anche la gestione dei rifiuti speciali, sia pericolosi che non, derivanti dal ciclo di lavorazione; illegale anche l’emissione dei fumi in atmosfera; del tutto omessa la tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti.
Nei locali, di 510 metri quadrati, erano accatastati 54 sacchi di plastica contenenti i rifiuti speciali della lavorazione, parte dei quali, lo si vede anche da immagini di videosorveglianza, erano stati sversati ai margini di una stradina di campagna a casandrino da un addetto appositamente incaricato dell’abbandono dal titolare 38enne della ditta che addirittura gli aveva dato la sua vettura per il trasporto.

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mercoledì, 7 Novembre 2018 - 08:34
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