Imputati detenuti «ammassati all’interno delle quattro gabbie disponibili» nell’aula dove era in corso il processo a loro carico. Ammassati «in condizioni disumane». Per non parlare degli avvocati, costretti (alcuni) a restare in piedi per otto ore perché non c’era neppure una sedia disponibile. Sino ad arrivare ai microfoni e ai telefoni (da usare per i colloqui tra legali e detenuti in video-conferenza), che non hanno mancato di fare i capricci.
Arriva da Catanzaro l’ennesima storia di ‘mala’ giustizia, che stavolta si traduce nello stato di agitazione degli iscritti alla locale camera penale. La protesta è stata deliberata dal Consiglio direttivo della Camera penale “A. Cantafora” di Catanzaro a seguito di quanto si è verificato nel corso dell’udienza preliminare del 26 ottobre scorso nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Stige” contro alcune cosche del Crotonese.
«La partecipazione dell’imputato all’udienza – si legge nel comunicato della Camera penale, guidata dall’avvocato Massimo Ermenegildo Scuteri – è necessaria non solo perché in questo modo egli ha pronta contezza dell’attività giudiziaria che lo riguarda, ma anche perché egli, in qualunque momento, può rendere dichiarazioni spontanee ritenute utili in ordine ai fatti di causa. Ebbene, il rispetto di tali guarentigie – evidenzia il Consiglio direttivo della Camera penale “A. Cantafora” – non è stato assicurato ai 188 imputati del processo “Stige”. Tale deprecabile evenienza è derivata dalla assoluta inadeguatezza dell’aula bunker di Catanzaro, ovvero dell’aula individuata per la celebrazione del processo. Gli imputati detenuti presenti in aula erano, infatti, ammassati all’interno delle quattro gabbie disponibili nella predetta aula senza spazio sufficiente, e, pertanto sono stati costretti a partecipare in condizioni disumane». Ma nel comunicato la Camera penale lamenta anche la «mortificante situazione in cui il collegio difensivo, rappresentato da oltre cento difensori si è trovato a operare nel corso dell’udienza preliminare». (L’articolo prosegue sul quotidiano digitale che la redazione di Giustizia News24 realizza tutti i giorni, solo il lunedì il numero del giornale non è disponibile. Ogni giorno vi raccontiamo, anche, una storia che arriva dai Tribunali italiani sulle disfunzioni del sistema Giustizia allo scopo di accendere i riflettori su cosa non va nel ‘sistema’. Per leggere i nostri approfondimenti, per comprendere, per andare oltre le notizie più smart che offre l’informazione online, basta accedere alla sezione ‘Sfoglia il Quotidiano’ e scegliere l’abbonamento che si preferisce. Un mese costa solo 10 euro).
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sabato, 10 Novembre 2018 - 11:57
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