Condono sì, condono no. Il caso Ischia sta mettendo a dura prova gli equilibri interni ai partiti. Poco dopo le sette di questa sera l’aula del Senato ha bocciato l’emendamento che di fatto depotenziava il condono per Ischia e che in mattinata aveva sollevato una forte protesta dei parlamentari campani di Forza Italia che si sono rivoltati contro lo stesso partito di appartenza.
Ieri, infatti, nelle commissioni riunite Ambiente e Lavori pubblici, era passata la proposta di modifica presentata da Forza Italia, a firma di Urania Papatheu. Ed era passata grazie al sì del senatore del Movimento Cinque Stelle Gregorio De Falco e all’astensione della collega Paola Nugnes. L’effetto sarebbe stato quello di smontare il riferimento normativo del provvedimento al condono del 1985, approvato dal governo Craxi, per gli immobili in attesa di regolarizzazione e che sono crollate durante il terremoto dell’agosto 2017. In risposta all’emendamento presentato da Urania Papatheu, i parlamentari campani si sono autosospesi in segno di protesta.
Poi nella serata di oggi l’ennesimo colpo di scena. L’Aula del Senato ha bocciato l’emendamento con 200 no, 75 sì e un astenuto. Forza Italia aveva lasciato libertà di voto su questa proposta di modifica al dl Genova, dopo il mini-terremoto interno.
Con la bocciatura dell’emendamento si torna di fatto al testo iniziale dell’articolo, per cui restano il riferimento e l’applicazione della legge sul condono dell’85 per le istanze pendenti su immobili danneggiati dal sisma di un anno fa.
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mercoledì, 14 Novembre 2018 - 19:41
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