Torna l’allarme maltempo nella penisola italiana. La protezione civile ha emesso un’allerta arancione per 7 regioni. La decisione riguarda il Lazio, parte dell’Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e bacini centro-meridionali e sud-occidentali della Sicilia. L’attenzione resta alta però anche in Sardegna dove a Codrongianos e Sorso, in provincia di Sassari, si è deciso di chiudere le scuole; a Cagliari parchi off limits per evitare le conseguenze di eventuali cadute di alberi. In Campania rovesci molto intensi e venti forti da sud. Il sindaco di Napoli e alcune cittadine limitrofe hanno già deciso di chiudere le scuole per domani. Previsto mare mosso e mareggiante lungo le coste. Forti temporali in arrivo anche sulla Calabria, la Sicilia e altre zone del meridione. Così i sindaci di molte città hanno deciso per la chiusura delle scuole nella giornata di domani, martedì 20 novembre: anche il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris ha deciso per lo stop delle lezioni. Stessa cosa a Pozzuoli e Torre del Greco, Torre Annunziata, Gragnano e Marano, tutti comuni in provincia di Napoli; scuole chiuse anche su tutta l’isola di Ischia.
Nonché Sassari, Codrongianos e Sorso in provincia di Sassari.
L’abbassamento delle temperature porterà neve e nevischio al nord e sugli Appennini, a partire da Alpi, Prealpi e Piemonte nella nottata. Domani (martedì, ndr.) ci saranno precipitazioni sul Nordest ma miglioramenti graduali al Nordovest. In Piemonte e sull’Emilia, la neve, mista a pioggia, cadrà a quote basse e in genere oltre i 400-700 metri, ma anche oltre i 200-400 metri. Fiocchi misti a pioggia saranno possibili su citta’ come Bologna, Reggio Emilia e Modena. Sull’Appennino centrale neve a 800-1200 metri. Vento forte in Friuli Venezia Giulia e bora su Trieste con raffiche che potranno raggiungere i 120 km orari: sulla regione la Protezione civile ha diramato un’allerta gialla. Proprio il Maltempo ha reso difficile, nelle Alpi Giulie Occidentali, zona di Tarvisio (Udine), i soccorsi a tre alpinisti veneti rimasti bloccati sulla Cima Strugova: i tecnici della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e speleologico li hanno raggiunti dopo tre ore di cammino e la discesa a valle è stata complicata dalla presenza di ghiaccio. A Venezia nelle prossime ore potrebbe tornare l’acqua alta: il Centro previsioni maree indica una punta massima di marea di 125cm.
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lunedì, 19 Novembre 2018 - 19:02
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