Una vera e propria azienda formata da 8 dipendenti, con turni di lavoro ben definiti e una cassa comune per accogliere i proventi delle estorsioni ai danni degli automobilisti, il tutto per massimizzare i profitti e destinare un ‘equo compenso’ a ogni addetto. Una ‘parcheggiatori spa’, che stamattina è stata sgominata dalle forze dell’ordine.
Otto persone hanno ricevuto il divieto di dimora in Campania, sono stati allontanati da Napoli e dalla regione. Un provvedimento forte, fortissimo. Senza precedenti, quello messo in atto dai militari dell’Arma ed emesso dal gip del Tribunale di Napoli dopo un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli. Per scoprire il modus operandi dell’organizzazione gli inquirenti hanno provveduto a installare un sistema di videosorveglianza lungo la strada, così da documentare ben 27 episodi di estorsione nel centro storico napoletano.
Tramite l’ausilio delle telecamere, gli inquirenti hanno scoperto l’esistenza di un cartello che gestiva il parcheggio abusivo in via Sedile di Porto, alle spalle della Federico II, non lontano dalla zona della movida. Occupavano buona parte della strada, finanche le strisce di sosta dell’Anm, utilizzando bidoni dell’immondizia, auto, sedie e altri suppellettili, impedendo agli automobilisti di parcheggiare se non dietro la loro autorizzazione. Presidiavano in modo assiduo e continuativo via Sedile di Porto. Alcuni sono risultati essere dediti abitualmente e da molti anni a delitti della stessa indole. Organizzavano anche il tariffario in base al tipo di serata, se c’erano eventi in zona la cifra da ‘elargire’ era maggiorata, più l’evento e la serata attirava persone, maggiori erano i costi delle estorsioni che i malcapitati dovevano subire.
A dare il via alle indagini sono state le denunce di una donna che ha raccontato agli inquirenti di essere era stata avvicinata da uno degli indagati e minacciata. L’uomo avrebbe tentato di farsi consegnare del denaro in cambio dell’incolumità della sua auto.
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venerdì, 21 Dicembre 2018 - 13:27
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