Una bambina di otto anni è morta verso le ore 13 a seguito di un incidente sulla pista da slittino del Renon. La bambina stava slittando insieme alla madre che ha perso il controllo della slitta ed è finita contro un albero. La bambina è morta sul colpo, mentre la madre che ha subito un politrauma è stata intubata e portata in ospedale a Bolzano dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites. Sono intervenuti anche il soccorso alpino, l’assistenza spirituale e i carabinieri.
Ora si teme per la vita della mamma. Molto gravi, infatti, le condizioni della donna. Mamma e figlia, insieme al marito e all’altro figlioletto, erano venute da Reggio Emilia per passare le vacanze in Alto Adige e avevano noleggiato la slitta. Secondo la prima ricostruzione la donna deve aver sbagliato direzione, perchè invece di finire sulla pista dedicata agli slittini, sono finite su una pista da sci ‘nera’, ovvero molto ripida e proibita a chi pratica lo slittino. E’ verosimile che non abbia visto i cartelli di divieto per gli slittini che erano stati apposti all’inizio della pista da sci. Una volta imboccata la pista il loro slittino ha preso velocità e non è stato più possibile fermarne la corsa. Madre e figlia si sono schiantate contro un albero nel vano tentativo di frenare la corsa. Il padre le stava aspettando a fine pista.
E’ il terzo incidente in tre giorni. Ieri infatti una bimba di nove anni è rimasta gravemente ferita insieme con una ragazza di 19, le cui condizioni sono migliori, dopo uno scontro avvenuto mentre sciavano nel corso di un allenamento sulla pista nera di Sappada. La piccola, residente vicino a Udine, ha riportato un forte trauma toracico e fratture in varie parti del corpo, ed è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Udine, in codice rosso. Migliori le condizioni dell’altra protagonista dell’incidente, una ragazza di 19 anni, di Arta Terme (Udine), che ha riportato una frattura a una gamba ed è stata ricoverata all’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno). Il fatto, come accertato dal personale del soccorso piste della Polizia del Commissariato di Tolmezzo, si è verificato intorno alle 9.30 sulla pista nera all’altezza dello stadio di slalom del centro montano. Le traiettorie della bimba e della ragazza si sarebbero incrociate durante un allenamento non agonistico organizzato dai rispettivi sci club.
Mercoledì invece una bambina ha perso il controllo degli sci ruzzolando sulla pista per una cinquantina di metri fino al terribile urto contro una barriera frangivento. L’impatto è stato fatale e Camilla, 9 anni di Roma, è morta all’ospedale infantile Regina Margherita, dove era stata portata in elicottero in condizioni disperate dopo l’incidente sulle nevi di Sauze d’Oulx (Torino), in alta Valle di Susa. I soccorritori hanno cercato di rianimarla per più di mezz’ora, ma inutilmente. Trasportata dall’elicottero del 118 in pronto soccorso a Torino, con un arresto cardiocircolatorio a causa di un forte trauma toracico, la bimba ha smesso di respirare. Da Roma era arrivata in Piemonte con il padre, direttore di un centro commerciale nella Capitale, e un amico, per la settimana bianca. Erano ospiti di amici. Camilla, così piccola, aveva già una grande passione per lo sci. Non aveva paura di nulla e con il papà ha affrontato la pista detta ‘Imbuto’, perché si incanala in un restringimento con un passaggio obbligato tra le rocce. «Una pista rossa già impegnativa, per buoni sciatori», spiega Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres spa, la società che gestisce gli impianti del comprensorio della Via Lattea. La bambina a un certo punto ha perso il controllo degli sci: invano ha puntato le bacchette, ha divaricato le gambe per fare lo ‘spazzaneve’, ha provato a mantenere l’equilibrio. E’ uscita fuori pista ed è precipitata a valle per circa 50 metri, poi è andata a sbattere contro una barriera frangivento in legno.
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venerdì, 4 Gennaio 2019 - 17:50
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