Niente da fare, non ce l’ha fatta il piccolo Julen: i soccorritori l’hanno raggiunto all’1.25 di stanotte dopo 13 giorni di scavi senza sosta nel pozzo dove è caduto il 13 gennaio a Totalan, una località vicino a Malaga, ma il bimbo era senza vita. «Disgraziatamente…nonostante tanti sforzi da parte di tanta gente, non è stato possibile…#RIPJulen», ha twittato la Guardia Civil, rivolgendo ai familiari «le più sincere condoglianze». C’hanno provato con tutte le loro forze i soccorritori. Ci hanno sperato. Ci hanno creduto fino alla fine. Come ci hanno creduto fino alla fine i genitori del piccolo che fino all’ultimo hanno ripetuto come un mantra: «Abbiamo un angelo lassù che ci aiuta» riferendosi al primo figlio morto per un infarto sulla spiaggia di Malaga nel 2017 ad appena 3 anni. Ma non c’è stato nulla da fare.
Il corpo del piccolo è stato localizzato ad una profondità di 70 metri del pozzo, in tutto 107 metri con un diametro tra i 25 ed i 30 centimetri, che era stato scavato illegalmente. «All’una e 25 di questa notte, le squadre di soccorso sono arrivate nel punto del pozzo dove si trovava Julen ed hanno localizzato il corpo senza vita del piccolo». E’ questa la dichiarazione che, poco dopo le due di notte, ha rilasciato un portavoce delle autorità locali alle centinaia di giornalisti che hanno seguito per giorni le complesse operazioni di soccorso che hanno coinvolto ingegneri, minatori e volontari. Il padre, apprendendo la notizia ha avuto un malore ed è stato soccorso dal personale di un’ambulanza presente all’uscita del pozzo. Non si hanno notizie delle sue condizioni. Ora i soccorritori stanno lavorando per estrarre il corpo del bimbo dal pozzo.
La notizia del ritrovamento è stata twittata anche dal ministero dell’Interno spagnolo: «Dopo giorni di intense ricerche e lavoro instancabile, il corpo del piccolo Julen e’ stato trovato senza vita nel pozzo di Totalan». Il ministero ha espresso condoglianze alla famiglia e il suo «riconoscimento allo sforzo della @guardiacivil, i minatori e tutta la squadra di emergenza». Un agente della Guardia Civil – riferisce El Pais – è stato l’ultimo ad unirsi ai soccorsi dopo che gli uomini della Brigada de Salvamento Minero hanno aperto una galleria di accesso da un pozzo ausiliare. L’ultimo tratto è stato particolarmente duro, per la presenza di grosse rocce, che alla fine sono state fatte saltare con delle piccole cariche esplosive. Resta aperta l’inchiesta della Guardia Civil per appurare come il bambino di due anni sia potuto cadere nel pozzo. I suoi genitori, Josè Rosello e Victoria Garcia, sono conosciuti dai vicini nel quartiere di El Palo dove vivono, a Malaga, ai piedi della montagna dove si trova Totalan.
Un minuto di silenzio e tre giorni di lutto a Malaga
Un minuto di silenzio in memoria del bimbo si terrà oggi alle 11 ora locale davanti al municipio di Malaga, commemorazione che fa parte dei tre giorni di lutto proclamati. Il sindaco di Malaga, Francisco de La Torre, è arrivato questa mattina a Totalan dopo aver appreso che Julen era stato trovato morto nel pozzo.
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sabato, 26 Gennaio 2019 - 09:56
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