Nuove perquisizioni e sequestri della guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta sul ponte Morandi, il viadotto crollato il 14 agosto. I militari del gruppo delle fiamme gialle stanno acquisendo documentazione nelle sedi di Autotrade, Spea e negli uffici dell’Utsa (ufficio tecnico sicurezza autostrade), a Genova, Milano, Bologna, Firenze e Bari.
La nuova indagine, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di altri dieci tra tecnici e dirigenti di Aspi e Spea, è connessa a quella del crollo di Ponte Morandi ma non riguarda direttamente quanto avvenuto il 14 agosto scorso. L’indagine, secondo quanto confermano fonti degli inquirenti, riguarda infatti altri cinque viadotti in stato critico tra cui il ‘Paolillo’ in Puglia (situato lungo la Napoli-Canosa), il ‘Pecetti’ e il ‘Sei Luci’ a Genova. L’accusa è di falso in procedimento connesso ai controlli.
Gli inquirenti cercano di far luce su alcune criticità emerse dai resoconti dei testimoni sentiti dal 14 agosto scorso a oggi dai due pm titolari dell’indagine, Massimo Terrile e Walter Cotugno. Le sedi di Spea erano già state perquisite in passato, ma per cercare documenti sul viadotto genovese crollato. Stavolta, gli accertamenti si allargano per valutare lo stato di manutenzione di altre strutture.
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mercoledì, 30 Gennaio 2019 - 12:21
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