Un’interrogazione parlamentare sul caso dei dipendenti ex Trony al Vomero, ritrovatisi di nuovo e all’improvviso senza lavoro e, peggio ancora, senza la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. L’hanno presentata 8 deputati del Movimento Cinque Stelle: i campani Alessandro Amitrano, Doriana Sarli, Gilda Sportiello, Maria Pallini, nonché i deputati Niccolò Invidia, Filippo Perconti, Veronica Giannone, Michele Tucci.
Nell’interrogazione i parlamentari ricostruiscono i rapporti lavoratori dei dipendenti (rimasti senza lavoro) con l’azienda Frc Group srl (ex Fnac), società satellite della Dps Group srl, detentrice del marchio Trony: la Frc Group srl (ex Fnac) nel dicembre del 2017 avviò la procedura di licenziamento collettivo motivandola con una situazione di crisi dell’azienda. Da qui sono poi cominciati i problemi dei lavoratori (che dal 3 gennaio sono in presidio quasi permanente dinanzi al punto vendita chiuso al civico 63 di via Luca Giordano al Vomero). Nell’interrogazione parlamentare anzitutto si mettere in discussione proprio «la crisi esposta dall’azienda» che secondo gli estensori dell’interrogazione parlamentare «non troverebbe corrispondenza nel punto vendita di Napoli; a Napoli, infatti, gli introiti sarebbero stati costanti e rilevanti fino a quando la scelta di Trony fu quella di disinvestire, rinunciando a rifornire il negozio».
L’altro ‘nodo’ della vicenda sul quale ruota l’interrogazione parlamentare riguarda invece il ‘passaggio’ dei lavoratori rimasti in capo all’azienda (38) alla società controllata da Piazza Italia che nel febbraio rilevò il negozio Trony in fitto di ramo d’azienda e vi aprì l’IntelliGent (temporay) store. A metà dicembre Piazza Italia ha comunicato ai lavoratori che, per il sopraggiunto e inatteso fallimento della Frc Group srl avvenuto il 9 agosto 2018, avrebbe restituito il 2 gennaio 2019, alla società concedente, ramo d’azienda. Col risultato che i dipendenti si sono trovati con un pugno di mosche tra le mani. «In data 11 gennaio 2019, il curatore fallimentare della Frc Group srl, comunicava alla regione Campania e alle organizzazioni sindacali che i 38 lavoratori venivano posti in quiescenza (ex articolo 72 del decreto-legge n. 112 del 2008 e successive modificazioni) in attesa di esperire la procedura volta al licenziamento collettivo dell’intero organico; a detta di Piazza Italia spa, i 38 lavoratori si trovano in aspettativa non retribuita forzata e dal 2 gennaio 2019 sono impossibilitati a richiedere il sostentamento degli ammortizzatori sociali», viene specificato nell’interrogazione. Alla luce dell’intera vicenda, i deputati chiedono «se il Governo sia a conoscenza di quanto in premessa e se non ritenga necessario assumere iniziative, per quanto di competenza, che coinvolgano tutte le parti interessate nella vicenda Frc Group Srl/Piazza Italia spa, al fine di individuare soluzioni meno traumatiche per i 38 lavoratori coinvolti nella complessa situazione fallimentare della società».
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lunedì, 4 Febbraio 2019 - 14:53
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