La fuga del boss di San Giovanni a Teduccio Ciro Rinaldi è finita poche ore fa nel quartiere napoletano di San Pietro a Patierno. E’ finita non lontano dalla sua abitazione, quella dalla quale si è allontanato a dicembre prima che il Tribunale del Riesame di Napoli si pronunciasse sulla richiesta di arresto avanzata dalla Procura dando il via libera all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
A catturarlo sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli. Ciro Rinaldi attenderà, dunque, da detenuto l’apertura dell’udienza preliminare sul duplice omicidio del boss Raffaele Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna, agguato per il quale il Riesame dispose il mandato di cattura che spinse Rinaldi a tagliare la corda. Rinaldi è considerato il mandante del duplice omicidio che si consumò nel giugno del 2016 nel Lotto 0 di Ponticelli, all’interno di un circoletto ricreativo gestito da Umberto De Luca Bossa (dell’omonima famiglia criminale che opera nel rione).
L’inchiesta sul duplice omicidio è stata coordinata dal pubblico ministero antimafia Antonella Fratello, che ha già avanzato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Ciro Rinaldi e delle altre persone iscritte nel registro degli indagati per la morte di Cepparullo (boss dei ‘«barbudos») e dell’innocente Colonna. L’udienza preliminare si terrà nei prossimi giorni. Tra le persone che compariranno sul banco degli imputati ci sarà anche Michele Minichini, figlio del detenuto Ciro (uomo di punta dei De Luca Bossa e condannato per numerosi omicidi commessi per conto dei Sarno, quando i De Luca Bossa erano ancora legati ai Sarno), considerato uno degli esecutori del raid. Minichini si è legato, criminalmente parlando, a Rinaldi, tanto è vero che si è fatto tautare le cifre ’46’ che rappresentano la zona di San Giovanni a Teduccio dove i Rinaldi hanno la loro base operativa.
Ciro Rinaldi era ricercato anche in esecuzione di un’altra ordinanza custodia cautelare in carcere, emessa più di recente, e sempre per il reato di omicidio. Il boss è considerato tra i mandanti dell’omicidio di Vincenzo De Bernardo, l’affiliato al clan Mazzarella ammazzato a Somma Vesuviana l’11 novembre del 2015. Per il delitto De Benardo, dietro il quale si intrecciano i destini criminali e giudiziari dei Rinaldi-Minichini e del gruppo mariglianese guidato da Luigi Esposito, sono stati eseguiti diversi arresti lo scorso 15 gennaio. (seguono aggiornamenti all’interno del servizio)
Leggi anche:
– Napoli, morto all’ospedale San Paolo:
eseguita l’autopsia, 4 medici indagati. Domani i funerali del 72enne Estatico
– Giustizia, processo disciplinare a Nalin: convocate davanti al Csm le borsiste che hanno denunciato Bellomo e il pm Nalin
– Minori, la Lega vuole processare i 12enni Ma Fico e il questore De Iesu insistono: puntare su scuola e prevenzione
– Truccarono il concorso per la polizia penitenziaria: 3 arresti e 160 indagati Risposte su braccialetti e cover
– Ha un debito da 350mila euro per la droga, sequestrano il cognato per recuperare il denaro: presi 2 dei Mazzarella | Video
– Le insidie del web: ricatta minorenni per avere video hot con bimbi di tre anni
– Napoli, vessata e picchiata per anni, trova il coraggio di denunciare: arrestato 50enne
sabato, 16 Febbraio 2019 - 15:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA