Come da previsione, la riforma sul voto di scambio passa anche alla Camera e ora si appresta ad approdare per la terza e definitiva lettura al Senato. Poco prima delle quattro di oggi pomeriggio, la riforma ha ottenuto il via libera con 280 voti a favore, 135 voti contrari e 10 astenuti. Accanto ai gialloverdi, si sono schierati Fratelli d’Italia. Contrari al provvedimento Pd, Forza Italia e il gruppo misto Noi con l’italia mentre Leu si è astenuto. In Aula, la maggioranza ha superato anche la prova del voto segreto chiesto su un emendamento del M5s, per modificare le pene previste per il reato. L’emendamento e’ stato bocciato con 264 no, 190 sì e 25 astensioni (92 i leghisti che hanno partecipato al voto e 172 quelli dei Cinque stelle, per un totale di 264, esattamente come i no). Per la Lega si e’ astenuta la piemontese Rossana Boldi (gli altri sono 23 deputati di FdI e Vittorio Sgarbi del gruppo misto). Per il Pd e’ un provvedimento inutile (“Esiste gia’ una norma sul voto di scambio ed e’ una legge rigorosa”, osserva Walter Verini). Per Forza Italia è l’esempio del “fanatismo da bava alla bocca del M5s”, tuona Enrico Costa, con la Lega costretta a “un appiattimento sulle tesi giustizialiste e forcaiole” dell’alleato. Il terzo passaggio al Senato è necessario perché il testo è stato ritoccato a Montecitorio dallo stesso Movimento 5 stelle, padre del disegno di legge che modifica l’articolo 416 ter del codice penale. (Spiegazioni sul contenuto della nuova norma sono disponibili al seguente link: Voto di scambio, l’esame della Camera Previste pene fino a 15 anni)
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giovedì, 7 Marzo 2019 - 19:06
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