All’inizio della relazione s’era mostrato gentile, affettuoso. Poi col passare del tempo è diventato geloso, possessivo. Tanto da arrivare ad imporre alla sua donna di recidere ogni rapporto con le sue amicizie più care, nonché a controllarle in maniera morbosa anche il telefono e a seguirla per verificare chi frequentasse. Non solo: nei momenti più bui, non aveva esitato ad aggredire la sua donna, verbalmente e fisicamente, prendendola a calci e pugni. Un ragazzo di Roma, nel quartiere Fidene Serpentara, è stato raggiunto da un divieto di avvicinamento alla sua compagna emesso dal giudice per le indagini preliminari ed è stato accusato di atti persecutori e violazione di domicilio.
Il provvedimento scaturisce da una denuncia sporta proprio dalla donna lo scorso novembre: resasi conto che la situazione era diventata pericolosa e che il fidanzato, nonostante le promesse fatte, non sarebbe mai cambiato, la donna aveva deciso di interrompere la relazione a novembre. Ma da quel momento in poi lui aveva cominciato ad appostarsi sotto casa, a telefonarle a ogni ora del giorno e della notte. In una circostanza, l’ex fidanzato era arrivato addirittura a dormire in macchina sotto le sue finestre. La donna era stata quindi costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, tornando ad abitare nell’abitazione dei genitori per evitare di incontrarlo. In una delle rare occasioni in cui è tornata a casa sua, ha trovato il suo ex all’interno, entrato dopo aver infranto il vetro di una porta finestra. Presa per un braccio e scaraventata in terra, ancora una volta è stata costretta a subire umiliazioni e violenze. Di qui la decisione di sporgere denuncia alle forze dell’ordine.
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sabato, 9 Marzo 2019 - 12:12
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