Cinque storie di persone comuni che vengono travolte dalla giustizia che sbaglia, da processi interminabili, dal carcere ingiusto. Cinque storie di errori giudiziari. Cinque storie di calvario non solo giudiziario ma personali. Sono il cuore del docufilm ‘Non voltarti indietro’, prodotto da ‘errorigiudiziari.com‘ e realizzato dal regista Francesco Del Greco. Un prodotto inedito nel panorama italiano. Un prodotto che l’avvocatura sta sostenendo allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della Giustizia: l’Unione delle Camere penali ha infatti istituito un osservatorio ad hoc sugli errori giudiziari.
Anche la Camera penale di Torre Annunziata è scesa in campo per dare ‘voce’ al docufilm. Lunedì pomeriggio (8 aprile), grazie all’idea dei penalisti del Foro oplontino guidati dall’avvocato Nicolas Balzano, al cinema Politeama di Torre Annunziata – a partire dalle 14.45 – sarà proiettato ‘Non voltarti indietro’. La proiezione del film sarà accompagnata da un dibattito sul tema degli errori giudiziari: i lavori saranno introdotti dall’avvocato Balzano. I relatori sono invece Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi, le anime di ‘errorigiudiziari.com‘, nonché l’avvocato Susanna Denaro, componente dell’Osservatorio ‘errori giudiziari’ dell’Unione delle Camere penali italiane.
Il dibattito si arricchirà della testimonianza di due vittime degli errori giudiziari, Antonio Lattanzi (ex assessore del Comune di Martinsicuro) e Mario Tirozzi (imprenditore originario di Capua e operante nel settore floreale): Lattanzi ha trascorso 83 giorni in carcere, per quattro volte è stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, ha affrontato 10 anni di processo prima di vedere cadere l’accusa di concussione che gli era stata mossa; Tirozzi invece finisce in carcere nel settembre 2015 (dove resta sino a luglio 2017, poi ottiene i domiciliari) con l’accusa di traffico di droga nell’ambito di un’inchiesta più ampia che getta luce sugli affari di due famiglie della ‘ndrangheta. Ma l’accusa è sbagliata. E Tirozi viene assolto in sede di Appello che cancella la condanna in primo grado a sette anni.
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sabato, 6 Aprile 2019 - 11:43
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