Napoli, faida di camorra a Miano: disposti due ergastoli e due condanne per il delitto Calise, il raid firmato dal clan Lo Russo

Carlo Lo Russo al momento dell'arresto, stringe tra le mani il provvedimento del tribunale (foto kontrolab)

Si chiude con due ergastoli e due condanne per complessivi 34 anni di carcere il processo con rito abbreviato sull’omicidio di Giuseppe Calise, il 24enne ammazzo nel febbraio del 2016 nel pieno della faida tra i Lo Russo, guidati dal boss (oggi pentito) Carlo Lo Russo, e l’emergente Walter Mallo.

Il giudice per le indagini preliminari Saverio Vertuccio (20esima sezione penale) ha accolto in toto le richieste avanzate dalla procura ed ha disposto il carcere a vita per Luigi Cutarelli (attualmente detenuto in regime di carcere duro) e Antonio Buono, ritenuti colpevoli di avere eseguito il delitto che si consumò nel rione Don Guanella. Venti anni sono stati disposto per Vincenzo Carrino, che fornì supporto ai killer, mentre 14 anni di reclusione sono stati sentenziati per l’ex boss Carlo Lo Russo che con le sue dichiarazioni ha contribuito a fare luce sulle modalità dell’agguato e sul movente. Calise fu assassinato perché Lo Russo sospettava che stesse facendo il doppio gioco, che stesse ciò fornendo appoggio logistico a Walter Mallo.

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venerdì, 12 Aprile 2019 - 15:34
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