Camorra, la doppia beffa per il ras Rullo: la Dda lo blocca sull’uscio della prigione e la Cassazione lo condanna a 10 anni

Nicola Rullo
di Laura Nazzari

Salvo colpi di scena, le possibilità del boss dei Contini Nicola Rullo di tornare in libertà si sono spente ieri pomeriggio: i giudici della Corte di Cassazione hanno confermato in via definitiva la colpevolezza di Rullo in ordine all’accusa di tentata estorsione mossa nell’ambito di una più ampia inchiesta, battezzata ‘Sim ‘e Napule’, su una truffa da 50 milioni di euro alla Telecom. Tradotto in numeri: Rullo è stato condannato a 10 anni di reclusione. Manca adesso solo la notifica dell’ordine di carcerazione ma è verosimile che la procedura sarà espletata in pochi giorni.

Proprio rispetto a questo processo, nei giorni scorsi si è accesa una dura polemica: il 17 aprile i giudici del Tribunale del Riesame (ottava sezione) hanno disposto la scarcerazione di Rullo per decorrenza dei termini di fase, perché era stato superato il periodo di un anno e mezzo previsto dalla legge che deve intercorrere tra la sentenza d’Appello (laddove però in primo grado la sentenza è stata di assoluzione, come nel caso di Rullo) e il processo in Cassazione. Rullo, che non aveva a suo carico altre misure cautelari, era già pronto dal passare dalla reclusione in regime di carcere duro alla libertà. Ma con una mossa a sorpresa, prima che il ras dei Contini potesse varcare la soglia del carcere di Rebibbia in direzione dell’uscita, la procura di Napoli gli ha notificato un decreto di fermo per traffico di droga, aggravato dalla matrice camorristica, riesumando una vecchia intercettazioni nella quale Rullo veniva chiamato in causa da terze persone.

Le argomentazioni della difesa circa l’inconsistenza dei gravi indizi di colpevolezza si sono però rivelati inutili in sede di udienza di convalida del fermo che si è celebrata dinanzi al gip Carbone del Tribunale di Napoli. Rullo è rimasto bloccato in cella dalla nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere ed in cella ha atteso che la pronuncia della Cassazione arrivata ieri. Anche se il Riesame dovesse annullare l’ultima ordinanza, Rullo non potrà dunque tornare più in libertà. Salvo, ovviamente, colpi di scena.

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sabato, 27 Aprile 2019 - 16:44
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