Magistrati onorari sul piede di guerra: sciopero fino al 17 maggio, Bonafede tende una mano alla categoria su Fb

Alfonso Bonafede
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede

La magistratura onoraria è sul piede di guerra e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede prova a rasserenare gli animi con un annuncio su Facebook. Questa mattina è cominciato lo sciopero dei giudici di pace che si protrarrà sino al 17 maggio. Dal 13 al 17 maggio, invece, incroceranno le braccia i viceprocuratori onorari e i giudici onorari di pace addetti ai tribunali ordinari. Giudici di pace, sciopero contro inerzia del governo sulla riforma.

L’astensione è determinata dalla «persistente inerzia del Governo circa il varo della riforma riguardante la magistratura onoraria, nonostante la previsione al punto 12 del Contratto di Governo del necessario superamento della Riforma Orlando». Le associazioni di categoria lamentano inoltre che «ad oggi non vi è stata alcuna convocazione del Tavolo tecnico o politico finalizzata all’esame dell’articolato, ma solo un rincorrere di voci contrastanti e non ufficiali». La replica di Bonafede non si è fatta attendere. A mezzo Facebook, il ministro della Giustizia ha spiegato di avere a cuore la magistratura onoraria e di avere adottato anche interventi su questo versante.

«Oggi il ministero della Giustizia ha trasmesso agli uffici di Palazzo Chigi il provvedimento che riforma, in senso migliorativo, la disciplina della magistratura onoraria in Italia, che sarà calendarizzato per uno dei prossimi consigli dei ministri. Nel farlo abbiamo scelto il metodo della condivisione: quanto previsto è infatti il risultato di un tavolo aperto al Ministero con i rappresentanti di categoria che, lo scorso 7 marzo, ha raggiunto il punto di sintesi su cui c’è stato l’assenso della stragrande maggioranza delle sigle che hanno partecipato» ha scritto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

«Per l’intera categoria dei magistrati onorari, abbiamo introdotto importanti novità sul piano fiscale, previdenziale ed organizzativo, in particolare – spiega il ministro – modifica alla disciplina delle incompatibilità, equiparata a quella dei magistrati ordinari; rideterminazione delle modalità di pagamento delle indennità: bimestrale anziché trimestrale; trattamento fiscale e previdenziale di maggior favore; possibilità di chiedere l’assegnazione ad altra sede per poter assistere un familiare con disabilità. Chi è già in servizio, poi, potrà rimanerci fino al compimento dei 68 anni mantenendo medesime funzioni e compiti per tutta la durata dell’incarico (non più per i soli primi 4 anni), incluse assegnazione e trattazione di nuovi procedimenti civili e penali. La liquidazione delle indennità continuerà a essere determinata, sino alla cessazione dell’incarico (e non più limitatamente ai primi 4 anni), secondo i criteri già operanti e in caso di esercizio dell’opzione per l’indennità fissa, viene rideterminato in aumento il relativo importo».

«La magistratura onoraria è una componente importante del sistema giustizia che garantisce un contributo fondamentale al concreto funzionamento del servizio offerto ai cittadini. Avevamo preso un impegno, nero su bianco nel contratto di Governo, e lo stiamo portando a termine. Stiamo portando fuori la giustizia dal pantano della polemica politica dove è stata dimenticata per anni, agendo per migliorare il servizio ai cittadini e le condizioni di chi vi opera. Questo – conclude Bonafede – è un altro importante passo in questa direzione».

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lunedì, 6 Maggio 2019 - 19:51
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