Un «killer di serie C» incapace «di portare a termine al sua missione di morte», che non ha avuto nemmeno «l’onore» di costituirsi avendo commesso «una fesseria». Un «vuoto a perdere persino per la camorra». Le parole riportate tra virgolette sono quelle pronunciate dal giornalista del Tg2 Francesco Vitale in occasione di un servizio sull’arresto dei fratelli Armando e Antonio Del Re, accusati di avere firmato l’agguato in piazza Nazionale a Napoli lo scorso 3 maggio nel quale è rimasta ferita per errore la piccola Noemi, la bimba di 4 anni le cui condizioni sono in lieve miglioramento.
Il servizio destinato a finire all’attenzione della Vigilanza Rai. Il senatore grillino Alberto Airola, componente delle Commissione di Vigilanza Rai, ha infatti annunciato un’interrogazione sul servizio andato in onda sul Tg2. «Il servizio – dice all’Adnkronos – è vergognoso e richiede assolutamente una interrogazione alla Vigilanza». «Ha commesso una fesseria’, la definisce il giornalista e poi chiama in causa l’onore delle mafie, quasi facendo un elogio del mafioso con onore, rispetto a questo che arriva addirittura a definire come inutile per la camorra. C’è poco da aggiungere – insiste il parlamentare pentastellato – se il servizio pubblico permette la messa in onda di un tale servizio che invece di condannare un efferato criminale camorrista che spara tra la gente, lo definisce come un incapace, un ‘vuoto a perdere’». «Sembra scritto da uno che pensa ci sia una camorra ‘giusta’ che ha delle regole ‘buone’ e una ‘sbagliata’. Inaudito e vergognoso questo servizio. Non esistono codici d’onore. Non esiste una mafia buona e una cattiva. La mafia uccide e basta, se capita un bambino poco importa, dovrebbe saperlo il giornalista, visto che sono stati sciolti nell’acido dei bambini», rincara Airola, che annuncia battaglia in Vigilanza: «Il servizio pubblico chieda immediatamente scusa per questo orrore e provveda a sanzionare il giornalista».
Difende il servizio e l’operato del giornalista il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano: «L’intenzione del pezzo era di ferma, categorica e imprescindibile lotta alla mafia. Per me la lotta a tutte le mafie è una grande priorità assoluta. La storia professionale di Francesco Vitale, autore del servizio, da sempre impegnato in una strenua lotta antimafia, parla più di ogni altra cosa».
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mercoledì, 15 Maggio 2019 - 14:42
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