Camicia bianca, volto stanco («Ho dormito solo due ore»), Matteo Salvini si presenta in conferenza stampa, a Milano, intorno alle 11 per commentare l’incredibile risultato elettorale che consacra la Lega come primo partito in Italia e proietta il Carroccio in Parlamento europeo con un numero di eletti che oscilla tra le 100 e le 150 unità (i numeri saranno definiti nelle prossime ore). Il ‘Capitano’ non nasconde la soddisfazione ma subito avverte i suoi: «L’emozione è grande, la responsabilità è grande. Ma non siamo qui ad esaltarci. Anzi: utilità e concretezza. Dobbiamo fare, fare, fare».
Certo è che Salvini riconosce che gli equilibri interni al Governo sono certamente cambiati: «Abbiamo ricevuto tante telefonate: da imprenditori, industriali, esponenti del mondo della cultura che ci hanno detto: ‘Ora tocca a voi’. Io penso che gli italiani diano mandato a me e al Governo» per lavorare. E il lavoro cui si riferisce Salvini guarda verso una precisa direzione: abbassare le tasse per favorire le assunzioni e gli investimenti da parte degli imprenditori e quindi, a cascata, dare una scossa al mondo del lavoro. «Il lavoro passa dalla riduzione delle tasse. La manovra economica di autunno la vogliamo improntare al taglio delle tasse. L’Italia cresce se le aziende e i lavoratori pagano meno di quello che pagano oggi. Noi vogliamo ridurre questo debito pubblico e avere il credito dell’Europa per fare il contrario di quelli che hanno fatto i vari Monti, Letta. Il diritto a pagare meno tasse deve essere garantito. Presenteremo a Conte e ai Cinque Stelle un progetto che farà bene al Paese e ai Cinque Stelle, che sono convinto che riuscirà a crescere».
Un progetto che Salvini intende portare avanti anche sfidando l’Europa. Come annunciato in conferenza dal leader della Lega è in arrivo una lettera da parte della Commissione europea sull’economia italiana: «Vedremo come sarà questa lettera. Ma, se fosse alla vecchia maniera, con la richiesta di tagli, allora diremo ‘no’. Noi dobbiamo assumere, non tagliare», spiega Salvini. «Dobbiamo assumere tanti medici, tanti giudici, tanti vigili del fuoco, tanti poliziotti. Dobbiamo sistemare tante scuole, tanti palazzi, per farlo abbiamo bisogno di spendere i soldi che gli italiani pagano di tasse», aggiunge.
Salvini poi assicura che il Governo non salterà: «Io ho una sola parola. Non è che prima delle elezioni dico una cosa, e poi dopo il voto ne dico un’altra. I due partiti al Governo hanno più del 50% dei consensi insieme».
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lunedì, 27 Maggio 2019 - 11:36
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